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La Natività censurata trova casa: da Satellite Beach a Cocoa Beach, ora attira visitatori ogni sera

Dopo lo stop del Comune per un’ordinanza sulle luci esterne, la proiezione natalizia è stata reinstallata in una chiesa. Epilogo di una vicenda che ha acceso il dibattito tra regole urbane e simboli religiosi

Il presepe di Jonathan Myers (Facebook @Jonathan Myers)
Il presepe di Jonathan Myers (Facebook @Jonathan Myers)
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La natività che a Satellite Beach, in Florida, era stata fatta spegnere ora brilla di nuovo, a pochi chilometri di distanza. La proiezione luminosa a tema natalizio, finita al centro di una polemica negli Stati Uniti, ha trovato una nuova collocazione a Cocoa Beach, dove viene accesa ogni sera sul muro esterno di una chiesa e sta attirando curiosi e visitatori. Un epilogo che ribalta il finale della storia.

A raccontare il nuovo capitolo è stata l’emittente locale Fox 35 Orlando, che ha condiviso sui social le immagini della natività reinstallata e nuovamente visibile al pubblico. Le riprese mostrano la proiezione accesa in un’area dove non viola alcun regolamento comunale, trasformando quello che era diventato un caso politico e culturale in una sorta di attrazione natalizia.

La vicenda era iniziata all’inizio di dicembre a Satellite Beach, dove i funzionari comunali avevano ordinato ai proprietari dell’edificio, Jonathan Myers e sua moglie, di spegnere la proiezione della Natività sulle pareti esterne del loro immobile. La motivazione ufficiale non riguardava il contenuto religioso, ma il rispetto di un’ordinanza cittadina che limita l’uso di illuminazioni esterne non commerciali. Secondo il Comune, la norma vale per tutti e serve a prevenire distrazioni per gli automobilisti e a tutelare l’ambiente circostante.

Proprio su questo punto si era accesa la polemica. Tra le giustificazioni addotte dalle autorità locali era stata citata anche la tutela della fauna marina, in particolare delle tartarughe, spesso al centro di rigide regolamentazioni luminose nelle città costiere della Florida. Un argomento che aveva fatto discutere, dal momento che la stagione di nidificazione delle tartarughe non coincide con il periodo natalizio, alimentando accuse di eccesso di zelo e, per alcuni, di censura indiretta dei simboli cristiani.

I proprietari avevano sempre respinto l’idea di una provocazione, spiegando che si trattava di immagini statiche e sobrie, pensate solo per celebrare il Natale. Dopo lo stop, avevano anche lanciato un appello per trovare un luogo alternativo dove poter proiettare gratuitamente la natività per tutto il mese di dicembre. Appello che, a quanto pare, è stato raccolto.

Il trasferimento a Cocoa Beach ha chiuso il cerchio della vicenda. La natività non è stata cancellata ma semplicemente spostata.

Resta però il dibattito che questa storia ha acceso, soprattutto sui social: fino a che punto regolamenti pensati per sicurezza e ambiente possono entrare in collisione con

tradizioni religiose e culturali profondamente radicate? La natività di Satellite Beach, ora accesa a Cocoa Beach, continua a illuminare non solo una parete, ma anche una discussione che va ben oltre il periodo natalizio.

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