
I Rolex a giorni alterni sono l'ultima, irresistibile gag della questione legale tra Ilary Blasi e Francesco Totti. Se esiste un giudice a Berlino ce ne è uno di sicuro a Roma, si chiama Flavia Esposito, della sezione VII del tribunale civile della capitale ed ha provveduto ad emettere la scabrosa sentenza, respingendo la richiesta di presentata dalla Blasi che riteneva gli otto orologi, poi ridotti alla metà non si sa bene come e perché, un regalo del marito il quale però ha esibito ricevute, certificati di garanzia della gioielleria per ribadire di essere il vero titolare del presunto omaggio.
Il giudice ha messo tutti in fuorigioco, ha cioè deciso l'affido condiviso, inedita soluzione a sorpresa, perché sui figli si può anche discutere ma sui Rolex no, sono testimonianza di un periodo di amore e, nel caso del Daytona Rainbow, sono un affare, la quotazione supera euro cinquecentomila, come un mese di salario, al netto delle tasse, del Pupone dei tempi belli in giallorosso. Dunque, carta canta: i Rolex potranno essere portati al polso, o su altra parte del corpo, visti i gusti e i gesti della coppia, ma non saranno di proprietà esclusiva di nessuno dei due, da escludere che la staffetta avvenga in presenza, si cercheranno date e luoghi opportuni, la frase «non vedo l'ora» ha finalmente un suo profondo perché, intanto i gioielli vengono riposti in cassetta di sicurezza, non si sa mai.
Così si risolve, con un compromesso de noantri, il primo tempo di una partita, squallida di certo, che già prevede la discesa in campo dei legali delle parti in causa, si preannunciano impugnazioni del provvedimento, ricorsi vari, una specie di Var per individuare ed accertare colpe e colpevoli. Tra l'altro la signora Blasi aveva già perso un paio di incontri quando le era stato negato il rimborso o indennizzo di 1.500 euro al giorno dopo che erano sparite alla sua vista borse e scarpe, anche queste griffate e preziose, materiale che tuttavia era stranamente e improvvisamente riapparso nella dimora dell'Eur, forse una distrazione, forse la depressione per la crisi di coppia, forse un semplice tentativo di unire l'utile al dilettevole, forse un gesto di reazione secondo abitudini del capitano campione.
Sta di fatto che Totti-Blasi proseguono nella loro commedia pacchiana, il lusso da accumulare ed esibire, facce toste e di bronzo, mo' le faccio il cucchiaio, anche nella vita di tutti i giorni, la sfida capricciosa tra orologi sottratti e borsette nascoste, una mandrakata alla Vanzina. Roba piccola dei giorni nostri, il bullo della diretta.