«Lotteremo fino all'ultimo minuto. Onoreremo gli impegni che rimangono con determinazione e volontà cercando di raggiungere il miglior piazzamento possibile, potrebbe esservi anche un potenziale ripescaggio». Sono le parole di Antonio Soda, allenatore dello Spezia, sulla trasferta di Pisa (calcio di inizio 15, arbitro Damato di Barletta), penultima giornata di campionato e anticamera dell'addio definitivo alla Serie B da parte degli aquilotti. «Abbiamo un piccolo spiraglio di speranza matematica - dice Soda - ma non conta solo questo. Quello di Pisa è un derby molto sentito dai nostri tifosi e vogliamo impegnarci al meglio come del resto faremo con l'ultima di campionato tra sette giorni al Picco con il Grosseto».
Ma all'Arena Garibaldi non ci saranno supporter aquilotti. Lo ha vietato la prefettura locale, per i tifosi liguri rimane solo il canale a pagamento, 10 Euro, Conto Tv (859 del bouquet Sky). Sul fronte tattico Soda deve fare i conti con le assenze. Fermo il capitano Guidetti, problema muscolare, squalificati Camorani e Guidetti non c'è stato nulla da fare anche Zaninelli, Di Vicino e il portiere di riserva Dazzi. Tutti bloccati da traumi in allenamento.
Intanto dopo le dimissioni del presidente Roberto Quber, avvocato manager che ha rimesso l'incarico lo scorso lunedì dopo alcune divergenze con il Cda a prendere in mano la situazione è stato il vice Paolo Attilio Garbini. Lo affianca Alberto Pandullo, presidente de «Lo Spezia Siamo Noi», la società popolare che ha in mano le quote di maggioranza anche se il cammino che hanno davanti non è facile. Entro fine stagione bisogna trovare 3,8 milioni di euro per ricostituire il capitale sociale e far fronte agli impegni con i giocatori. Metà della cifra dovrebbe essere coperta da Antonio Rosati, imprenditore nautico di Santa Margherita Ligure ben quotato dall'Inter che si è fatto avanti in queste ultime settimane. Il restante sarà diviso tra altri due soci e una cordata locale che sta costituendo proprio Garbini, presidente a interim che ha detto: «Non possiamo escludere nulla. La squadra deve piazzarsi nel modo migliore da qui alla fine e per questo dobbiamo stare vicino ai ragazzi».
A 180 minuti dal termine la coda della classifica si presente così: Treviso 41, Avellino 35, Ravenna 34, Spezia 32 e Cesena, già retrocesso, a 30. Per ora non si disputerebbero neppure i play-out con il Treviso, salvo, al momento, senza spareggi ma con sei punti a disposizione un piccolissimo lumicino di speranza rimane.
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