Solare, è arrivato il decreto «piccolo è bello»

Con l'approvazione del decreto di incentivazione da parte della Conferenza Unificata Stato e Regione, parte il nuovo «conto energia». Il decreto, elaborato congiuntamente dal ministero dell'Ambiente e dello Sviluppo economico, è inserito nel nuovo piano sull'efficienza energetica, sulle rinnovabili e sull’eco-industria del Governo, che viene presentato oggi dal Presidente del Consiglio Romano Prodi con il ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco. Il decreto sul fotovoltaico si ispira al modello tedesco, che premia non solo gli impianti di taglia grande ma anche e soprattutto quelli ad uso domestico. In Germania a oggi sono stati installati circa un milione di impianti, che hanno determinato un’occupazione di circa 42.500 addetti, con un giro di affari valutato intorno ai 4 miliardi di euro. Con l’entrata in vigore del nuovo decreto, anche l’ Italia accelera il passo verso il traguardo del 25% del fabbisogno prodotto da fonti rinnovabili, da raggiungere entro il 2010. Di fatto, ognuno di noi potrà essere produttore di energia, rivendendo la potenza in esubero non utilizzata e usufruendo di incentivi fiscali fino ad arrivare al pareggio della bolletta. Gli incentivi sono stati fissati in base a tre categorie di impianti (da 1 a 3 kWp, da 3 a 20 kWp, e oltre 20 kWp), a loro volta suddivisi in pannelli non integrati nell’edificio o installati a terra, pannelli parzialmente integrati e pannelli integrati.
Per gli impianti da 1 a 3 kWp è prevista una tariffa di 0,40 euro per kWh prodotto se non integrato, di 0,44 euro/kWh se parzialmente integrato e di 0,49 euro/kWh se integrato. Per gli impianti da 3 a 20 kWp si scende rispettivamente a 0,38, 0,42 o 0,46 euro/kWh e per quelli oltre i 20 kWp a 0,36, 0,40 e 0,44 euro/kWh. Il provvedimento fissa anche un tetto di 1.200 MW agli impianti finanziabili e di 3.000 MW (al 2016) a quelli installabili. Ma la vera novità è la semplificazione dei processi burocratici: il cittadino presenterà al gestore di rete il progetto dell’impianto richiedendo la connessione alla rete. Ultimato l’impianto, il cittadino trasmetterà al gestore di rete la comunicazione dell’ultimazione dei lavori, ed entro 60 giorni la richiesta al GSE della concessione dell’incentivo. Dopo altri 60 giorni il GSE, fatte le opportune verifiche, comunicherà al cittadino la tariffa riconosciuta, che gli verrà così erogata.


Il Gestore del Servizio Elettrico sta già operando nell’aggiornamento dei dati in funzione da quanto stabilito dal nuovo decreto, così da essere immediatamente attivo al momento della pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale.

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