Soldati, pronti i rinforzi: dal Comune la mappa delle zone più a rischio La Russa d’accordo col premier su nuovi invii di truppe nelle città. De Corato: «Sono una decina le aree che hanno bisogno di presidi»

Arrivano i rinforzi. Sarà portato a 30mila il contingente di soldati schierati nelle città italiane per contrastare i reati più temuti dai cittadini: stupri, scippi e rapine. Decuplicherà dunque l’impiego dei soldati che già da agosto presidiano le aree «calde». A Milano, a regime, erano 424, e potrebbero arrivarne altrettanti. È difficile prevedere i tempi dell’operazione e la distribuzione sul territorio dei «rinforzi». «Non sono abituato a snocciolare cifre», ha detto il ministro Ignazio La Russa ieri a Milano. L’impatto comunque sarà notevole. Il vicesindaco Riccardo De Corato, delegato alla Sicurezza, a novembre aveva chiesto al ministro un raddoppio dei militari. E dunque raddoppio potrebbe essere: si attendono circa 500 uomini. Altri andranno a Monza e in Brianza.


Intanto De Corato incassa soddisfatto l’annuncio, e si fa avanti con un elenco di aree che potrebbero beneficiare della seconda parte di «Strade sicure»: quartiere Isola (piazzale Archinto, via Borsieri), Stadera, Quinto Romano (via Caldera, via Novara, l’area del parco Cave), Corvetto, Giambellino (piazza Tirana via Gonin), piazza Selinunte (via Paravia, Aretusa, via Capecelatro e via Civitali), piazza Prealpi e la zona Certosa e viale Jenner.

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