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Soldini riscopre il monoscafo «Cerco lo spirito puro perduto»

Giovanni Soldini torna ai vecchi amori, ovvero al monoscafo. Lo fa lanciandosi in una nuova avventura con un «Class 40», la formula emergente che in pochi mesi ha popolato l'oceano di solitari, stanchi dei costi e dei rischi degli Open 60, macchine da guerra per cui era sempre più difficile trovare sponsor. Nella Velux, la regata che si sta correndo adesso attorno al mondo i pochi concorrenti hanno rotto di tutto. E allora back to basic, avventure e barche più controllabili, sebbene quaranta piedi significhi solo dodici metri. Ma è il contorno di regole più semplici che migliora la gestibilità. «Gli anni del trimarano sono stati entusiasmanti - ha detto Soldini - adesso vorrei passare più tempo in mare e meno in cantiere». Primo appuntamento la Transat Jaques Vabre dove gli organizzatori si aspettano 40 iscritti. Prosegue Soldini per spiegare la nuova motivazione che lo anima: «Era necessario limitare il delirio nella costruzione di barche sempre più costose e complicate. Oggi sta nascendo una nuova corrente di pensiero che privilegia lo spirito di avventura negli oceani e valorizza le capacità marinare degli skipper. Oltre alla Class 40, infatti, si sta sviluppando il progetto di un giro del mondo Solo Océan 2009 con monotipi di 55 piedi. È una sorta di filosofia che unisce molti navigatori nella ricerca di uno spirito più puro che ultimamente si era perduto». Il ritorno all'antico sarà anche nella gestione dei complessi sistemi di comunicazione che «consigliano» da terra le rotte secondo le situazioni meteo.
Il nuovo 40 piedi di Giovanni, Open 40 Telecom Progetto Italia, sarà progettato da Verdier e costruito da Fr Nautisme di Lorient (Francia) in tempo record per partecipare il 3 novembre alla Transat Jacques Vabre.

Per poi affrontare a maggio 2008 The Transat e a luglio la Québec-Saint Malo.

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