Continua l’alluvione di lettere e e-mail alla casella internet del «Giornale». I lettori non desistono dal dare sempre nuovi attestati di stima e solidarietà al direttore editoriale Vittorio Feltri dopo la sospensione di tre mesi inflittagli dall’Ordine dei Giornalisti in merito alla vicenda Boffo. La quantità dei messaggi di sostegno contro un provvedimento ritenuto ingiusto e partigiano stupisce più del contenuto delle varie mail, i cui toni appaiono prevalentemente uniformi. Come gli inviti a Feltri a resistere, a continuare a scrivere e a tornare più deciso di prima.
Vittorio Sgarbi ha ragione. Continui così, direttore. Non si faccia intimidire.
Fedele Albani
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Continua e fai continuare così i tuoi collaboratori.
Carlo Tajana
Legnano
Desidero affermare la mia solidarietà a Vittorio Feltri per me sinonimo di libero pensiero e serietà professionale. Mi auguro di continuare a trovare sul Giornale i suoi articoli, che molti dovrebbero leggere e ricordare.
Bruno Galliano
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Scrivo queste poche righe per esprimere la mia solidarietà al carissimo e bravissimo Vittorio Feltri che stimo moltissimo. Se ci fosse una qualche raccolta di firme in suo favore io sono pronta a sottoscriverla.
Maria Venera
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Caro direttore, la sospensione comminata nei suoi confronti dal sedicente «Ordine dei giornalisti» equivale a una medaglia al merito per la libertà di opinione. Quest’ultima era garantita persino nel corso dei Littoriali della Cultura promossi nel corso del Ventennio dal ministro Pavolini. Per quanto non ce ne sia bisogno, la invitiamo a perseverare nella sua missione di divulgatore di verità altrimenti oscurante dalla stampa «libera» e «progressista».
Roberto Secchi
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È arrivato il momento di abolire tutti gli Ordini, non solo quello dei giornalisti, che è un organismo autorefenziale e scandalosamente schierato politicamente. Anche un bambino capisce che servono solo a difendere gli interessi, bassi, di bottega, degli iscritti, contro gli utenti: vedi quello dei Medici!
Aurelio Vittoria
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«Solidarietà a Feltri» e al Giornale.
Giacomo Sironi
Reggiolo (Reggio Emilia)
Caro direttore, a lei va tutta la nostra solidarietà. Da quando abbiamo saputo della sentenza scandalosa, abbiamo deciso di acquistare due copie del Giornale piuttosto che una e, dato che siamo due fedelissimi lettori, siamo arrivati a quattro copie al giorno. In questi mesi in cui non potremo leggere i suoi editoriali continueremo a comprare Il Giornale e, non potendo fare a meno della sua voce, leggeremo il libro su di lei, «Il Vittorioso». Ogni giorno la aspettiamo sul quotidiano e adesso, in questa attesa, abbiamo un libro da leggere!
Annalisa e Francesco Gallo
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Caro Feltri, le esprimo la mia profonda solidarietà e immensa stima in questo momento di totale buio democratico. Nella sospensione che le ha inflitto l’Ordine vedo solo una condanna politica. Lei, una voce libera, forte, coerente, coraggiosa in un’Italia piena di uomini faziosi, ipocriti e intolleranti quindi antidemocratici. Continui a scrivere sul nostro Giornale per dirci quello che gli altri giornali raccontano in modo distorto, poco chiaro e fazioso.
Cristina Molendi
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Caro direttore, visto che a questo mondo non esiste vittoria senza sofferenza vorrà dire che la sua «vittoria» presto darà i suoi frutti. Specie sapendo che ha tanti amici che la sostengono. E mi conceda di inserirmi, modestamente, fra di loro.
Francesco Grimani
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Caro Feltri, ammiro le tue qualità di giornalista e mi piace il tuo stile e il tuo modo essenziale e diretto con il quale ci fai toccare con mano la realtà. Sono convinto che in quel provvedimento disciplinare emesso nei tui confronti c’è anche tanta invidia, quella della mediocrità che si vendica della qualità e del merito dei fuoriclasse. Continua a testa alta perché sei il migliore.
Bruno Del Grande
Cremona
E
sprimo la mia solidarietà a Feltri contro l’ingiusta e immotivata sospensione decisa dall’Ordine dei Giornalisti. Sono anch’io associato, quale pubblicista, e non posso condividere quest’atto di privazione della libertà di espressione. Aggiungo anche che il Giornale dovrebbe essere ringraziato per l’ampia libertà di espressione che consente sulle sue pagine. Mi riferisco in particolare agli articoli di Ida Magli e alla rubrica curata da Mario Capanna. Questo avrebbero dovuto prendere in considerazione i consiglieri dell’Ordine.
Nazzareno Mollicone
Roma
Direttore, le esprimo tutta la mia solidarietà per l’ignobile sospensione dall’Ordine dei Giornalisti. Continui a scrivere rappresentando lo spirito libero e onesto dei tanti italiani che la pensano come lei e che in lei si identificano. Stanchi di subire tutti i giorni la becera ipocrisia dei media e della politica di sinistra. Stanchi di questi cattivi maestri che raccontano mezze verità. Stanchi di chi crede di essere l’unico portatore della verità e ritenere che chi non la pensa allo stesso modo sia un emerito imbecille.
Alessandro Marinello
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Caro direttore, solo poche parole per manifestare la solidarietà mia e della mia famiglia. Abbiamo sempre apprezzato la sua onestà intellettuale, il sano buonsenso e non smetteremo mai di seguirla.
Vittoria Donini
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I democratici sinistri dell’Ordine dei Giornalisti (quelli che sono andati in piazza per difendere la libertà di stampa) hanno deciso (coerentemente) di mettere il bavaglio per 3 mesi a Vittorio Feltri. Ma come possono essere credibili figuri di tale fatta?
Costantino Santoro
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Caro Feltri, voglio accomunarmi ai tantissimi lettori per esternare tutta la mia indignazione per la vergognosa censura a lei imposta dall’Ordine dei Giornalisti per tapparle la bocca e la penna. La vergogna arriva all’indignazione se si pensa agli articoli scritti da pur «autorevoli » editori sui famosi quotidiani in vendita nelle nostre edicole, dove si rileva una costante realtà storica di doppiopesismo infarcita di demagogia.
Cesare Luglio
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Carissimo direttore, ha tutta la mia simpatia e la incoraggio a «pestare a dritta e a manca»contro i pusillanimi che, certi di non «arrivare facilmente all’uva »,trovano ogni pretesto,come del resto succede al Cav, per affossarla cercando di chiuderle la bocca. Stringa i denti e continui: noi lettori saremo sempre accanto a lei e la difenderemo.
Teodoro Fiammingo
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Caro direttore, le esprimo la mia solidarietà per le ingiustizie che sta subendo. Avrei un sogno: vederla un giorno in Parlamento a difendere i nostri diritti. Mi sentirei sicuramente tutelato per la sua onestà e integrità morale.
Giuseppe Monti
Bologna
La prego di continuare a scrivere come ha sempre fatto e a fare le giuste denunce. Ritengo che una penna come la sua non sia in vendita. Chissà perché se uno oggi non se la prende con Berlusconi è un venduto. Le chiedo di continuare ad informarci anche sulla questione Montecarlo, fino a quando non risulti ancora più chiaramente chi è il possessore del «tugurio».
Rosa Maria Luca
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Caro direttore, le esprimo la solidarietà per il bavaglio stalinista che il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti di «sinistra» le ha imposto. Non vedo manifestazioni di piazza, né sento le voci stridule in difesa della libertà di stampa. In attesa di un’Italia migliore, libera dai comunisti e dalle loro caste, non ci rimane che l’orgoglio di stare dalla parte giusta, dalla parte della libertà.
Gabriele Bernardi
Viserba (Rimini)
Stoico direttore, la invito a non farsi mettere sotto da chi è abituato a vivere nella melma. Entro tre mesi andremo alle elezioni, lei sarà di nuovo sul predellino ad impartire lezioni di vero giornalismo.
Mario Pio Quaresima
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Egregio direttore, volevo inviarle un messaggio di solidarietà per l’«ukase» dei suoi colleghi. Non ha bisogno delle mie esortazioni a resistere. Sappia che sono moltissimi quelli che la leggono con attenzione e sono d’accordo con lei sostenendola comunque e dovunque.
Massimo Squartini
Caro direttore, voglio esprimere la mia massima stima perché la considero un grande giornalista al di sopra di tutte le calunnie dette per screditarla e metterla a tacere. Avrà sempre il mio appoggio e sostegno, ma non smetta di scrivere, perché nei suoi articoli noi ritroviamo quella libertà di espressione che da troppo tempo ci vogliono negare.
Paolo Caldera
Gassino Torinese
Caro direttore, la prego non molli, i suoi editoriali sono delle perle di puro giornalismo altro che dossieraggio. Aldo Ligabò e-mail Io e mia moglie ci accomuniamo alle proteste per la sua sospensione e condividiamo tutto ciò che è stato scritto a suo favore.
Dopo i mesi di sospensione torni più duro e determinato. «In Italia la democrazia forse non è mai esistita e certamente non esiste adesso » anche se Napolitano se ne riempie la bocca!G. Mortola
Barcellona
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