LA SOLITA MONOTONIA DI MISS ITALIA

LA SOLITA MONOTONIA DI MISS ITALIA

Mentre a Londra l'elezione di Miss Inghilterra ha fatto rumore e scatenato discussioni, con la scelta di premiare una ragazza musulmana, da noi è iniziata nel modo più monotono possibile la lunga kermesse che porterà a metà settembre all'elezione di Miss Italia (La carica delle 101, lunedì su Raiuno, ore 20.40 e 23,50). Tanto per fare un esempio: lì la Miss la scelgono fra quaranta candidate appena, e ci sono almeno due vantaggi rispetto alle nostre abitudini: di avere più probabilità di ricordarsele e di non rischiare di addormentarsi mentre Carlo Conti brevetta uno dei modi più sicuri per combattere l'insonnia: al posto di contare le pecore si contano le miss con il tono monocorde di chi deve nominarne un'infinità dando conto del loro destino: «152, Elenora, per te Miss Italia finisce qui. Centotrenta, Mariagrazia, per te Miss Italia continua. Centonovantadue, Elisabetta, per te Miss Italia finisce qui». Tutto così per un'ora e passa di «spettacolo» (virgolette d'obbligo), interrotte un attimo giusto per far salire sul palco Loretta Goggi (bentornata) e per dare modo ai giurati, nella consueta veste buonista cara a questa manifestazione, di farci sapere che a loro «gli si stringe il cuore a dover eliminare tante candidate». Ce ne fossero un po' di meno diminuirebbero gli scrupoli, ma certo non si riuscirebbero a imbastire serate di preselezione, selezione, prefinali, Miss Italia nel mondo e quant'altro serve per allungare il brodo ma fare felici sponsor e organizzatori, con Mirigliani padre e figlia impegnati ogni anno ad allargare il campo delle occasioni di visibilità televisiva. Tra tali occasioni si è aggiunta, da ieri pomeriggio su Raiuno alle 14,10, anche una striscia quotidiana che dà conto del «dietro le quinte» della manifestazione (le paure delle aspiranti miss prima del colloquio con la giuria, i piccoli litigi, le telefonate al fidanzato e alla mamma, i consigli di Patrizia Mirigliani alle candidate: «siate voi stesse» e i dubbi timorosi delle ragazze che chiedono: «Davanti alla giuria dobbiamo dire buongiorno o salve?»). Però perlomeno la striscia quotidiana è più vivace della presentazione antinsonnia di Carlo Conti, e staremo a vedere in seguito in cosa consisterà la nuova formula annunciata come «aggressiva» dagli organizzatori, forse consapevoli che questa manifestazione si deve inventare qualcosa di diverso dalla litania: per te Miss Italia continua, per te Miss Italia finisce.

Dimenticavamo di dire che un'altra cosa ci differenzia dall'elezione di Miss Inghilterra: loro non hanno tra i giurati Paolo Crepet, che da quest'anno potrà allargare la propria clientela specializzandosi nei traumi psicologici da eliminazione. Nel tempo rimasto libero dagli impegni televisivi, naturalmente.

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