Cronaca locale

La solita sinistra: più tasse per aumentare le spese

di Carlo Maria Lomartire

Cosa vi aspettavate di diverso, cari elettori del centrosinistra, cari colleghi dei giornaloni tifosi di Pisapia? Come previsto: più spese pagate con più tasse, più tasse per poter aumentare le spese. E poi meno efficienza e meno sicurezza. Non poteva accadere nulla di diverso, perché la sinistra - voi lo sapete bene, o almeno dovreste saperlo - è così che governa. Un anno fa la coppia Tabacci-Pisapia esordì giustificando la mazzata iniziale, alla quale presto se ne sarebbero aggiunte altre, con la storia di un presunto buco di bilancio lasciato dalla giunta Moratti. Era ragionevole sperare che, se quel buco c’era davvero, oltre ad aumenti alla cieca di tasse e tariffe, si lavorasse anche per ridurre le spese. Noi, per la verità, non ci siamo illusi neppure per un attimo ma forse qualcuno fra i più ingenui elettori di Pisapia ci contava. Dalle cifre pubblicate ieri è arrivata la risposta. Banale e prevista, l'aumento delle tasse non ha impedito l'incremento della spesa corrente. Anzi. E sono arrivate anche altre risposte. Ad esempio: il vertiginoso rincaro del 50% del biglietto Atm era stato giustificato con la necessità di migliorare il servizio. Stessa destinazione, dicevano, per gli incassi del ticket d'ingresso all'Area C. Vi risulta il miglioramento? Non solo il servizio non è migliorato, non solo il degrado delle stazioni della metropolitana è ormai da terzo mondo, ma la linea 4 della metropolitana è stata ridotta, in vista di Expo, ad un moncherino di due fermate e la 5 per ragioni di sicurezza non è utilizzabile, come invece era stato promesso, per il Forum mondiale delle famiglie e la visita del papa a Milano. Inoltre per comprare i nuovi treni, indispensabili per il 2015, bisognerà procurarsi altri soldi: indovinate come. Tenendo anche presente che gli incassi di biglietti e abbonamenti dell'Atm, non vanno a quell’azienda, come molti credono, ma al Comune, che poi la finanzia girandogliene una parte. Insomma, per far funzionare il trasporto pubblico ridateci Elio Catania, cacciato da Pisapia per l'imperdonabile colpa di essere in buoni rapporti con Letizia Moratti. La sinistra, si sa, lottizza brutalmente e senza remore. Tanto è vero, altro esempio, che anche il nuovo lottizzatissimo gabinetto del sindaco costa ben più del precedente. Anche il miglioramento dei servizi ci era stato promesso per giustificare le stangate a raffica. Ma nessuno della giunta e della maggioranza è in grado di farci l'esempio di almeno uno di questi miglioramenti. L'assistenza alle persone? Come prima e in certi casi rincarata. Asili nido? Peggio di prima con migliaia di bambini in lista d'attesa. La città è più pulita? Non risulta. Quanto alla sicurezza, poi, le cose vanno di male in peggio: è sufficiente citare il tristemente noto primato raggiunto in queste ultime settimane: la bruttissima media di una donna aggredita o stuprata al giorno. Però questa giunta ha ritenuto di poter fare a meno del contributo dato dalla presenza dei soldati nelle nostre strade, ha ridotto il numero dei vigili urbani e ha istituito il mitico «vigile di quartiere» che nessuno ha mai visto.
Questa deprimente esperienza milanese è, però, una lezione anche a livello nazionale. Quando vi dicono che «se tutti pagheranno le tasse si potrà ridurre la pressione fiscale», non credeteci. Le tasse bisogna pagarle, certo, ma più aumentano le entrate del fisco e più lo stato incrementa le spese. E le tasse non diminuiscono.

Mai.

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