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«È il solito fazioso, ma stavolta ha esagerato»

Roma«Stavolta Michele l’ha fatta proprio fuori dal vaso. Ma ci vogliamo stupire scoprendo ora che Santoro è un fazioso?». Clemente Mimun, direttore del Tg5, ha visto la puntata di AnnoZero di giovedì sera, e racconta che a un certo punto gli sembrava di assistere al remake del film «Quinto Potere».
Quello in cui il giornalista Peter Finch si trasforma in un telepredicatore pazzo che arringa le masse?
«Esatto, quello. Ha improvvisato un comizio che non c’entrava niente, urlando e tirando in ballo a sproposito pure Walter Veltroni. Tipico di quel programma, per altro, attaccare un assente. Santoro fa delle trasmissioni tecnicamente ben fatte e che hanno un loro pubblico, fatto in parte da chi è d’accordo con lui e in parte da chi lo guarda per incazzarsi. Ed è un fazioso da sempre».
Ieri ha esagerato?
«Ieri l’ha fatta proprio fuori dal vaso. Premetto che ognuno ha le sue faziosità, e che come la penso io su questi argomenti si sa: mi chiamo in un certo modo, ho mezza famiglia in Israele ed è giusto che si sappia prima di sentire i miei giudizi. Sono per la pace, odio che muoiano bambini da qualsiasi parte e spero che la guerra finisca al più presto. Ma sentire le interviste ai palestinesi in cui si accusavano non gli “israeliani” ma gli “ebrei” mi ha fatto rabbrividire. Spero fosse solo un errore di doppiaggio. Comunque, non andarsene da quella trasmissione era veramente difficile, ed è comprensibile che Lucia Annunziata lo abbia fatto, dopo essere stato oltretutto gravemente offesa da Santoro. Anche se ci vedo una buffa nemesi...».
Quale nemesi?
«Beh, anche la Annunziata non è che sia messa male quanto a faziosità. Al punto che qualcuno, se ben ricordo, si sentì messo sul banco degli imputati nella sua trasmissione e anche lui si alzò e se ne andò durante un’intervista, ricorda?».
Certo, Silvio Berlusconi durante la campagna elettorale.
«Già, Berlusconi se ne andò dalla trasmissione e lei fece fuoco e fiamme. Chi di spada ferisce, con quel che segue. Detto ciò, ha fatto benissimo a sbottare ieri, dopo essere stata insolentita in quel modo da Santoro. Al posto suo io non sarei andato proprio, tanto era chiaro come sarebbe andata a finire. Non è certo la prima volta che quella trasmissione è di parte, anche su altre questioni Michele c’è andato tutt’altro che leggero. Ma questo è il paese dei fenomeni: nel campo dell’informazione, ci sono quelli che possono fare come gli pare perchè sono “liberi” e quelli che invece se sbagliano un’inquadratura vengono marchiati come agit prop o paninari».
Paninari?
«Il “panino” dei Tg, ha presente? Quello che ha importato dalla Francia l’allora presidente Rai Zaccaria: un terzo alla maggioranza, un terzo al governo e un terzo all’opposizione. Ai tempi in cui dirigevo il Tg1 venni criminalizzato quotidianamente, mi imputarono persino i tumulti a Bengasi... ma io non sono un fenomeno come Michele Santoro. Certo, credo che le regole severe che valgono per i Tg dovrebbero valere anche per altre trasmissioni di informazione».
Come andrà a finire?
«Che ora tutti si indigneranno e protesteranno, si alzerà un gran polverone e poi, quando si poserà, tutto tornerà come prima.

Con Santoro eroe della libera informazione, e tutti gli altri paninari e agit prop».

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