Perugia - È stata interrotta per una pausa l’udienza in corso davanti al gip di Perugia, Claudia Matteini, durante la quale i consulenti stanno esponendo la loro perizia medico legale sulla morte della studentessa inglese Meredith Kercher. I familiari di Mez, la madre, la sorella e il fratello, stanno seguendo in silenzio l’evolversi dell’udienza. Seduti in seconda fila di fronte a loro c’è anche lo studente pugliese Raffaele Sollecito. In aula sono state mostrate anche le fotografie del cadavere della giovane studentessa.
In particolare nel corso della mattinata i consulenti hanno sviscerato due dei punti della loro perizia: quelli sulla causa della morte e della compatibilità tra i coltelli sequestrati a Sollecito e le ferite riportate al collo dalla vittima. Sostanzialmente i consulenti hanno confermato oggi davanti al gip quanto già sostenuto nella loro perizia depositata nei giorni scorsi nella quale veniva riportato anche che Meredith è morta "a seguito di asfissia meccanica da strozzamento-soffocamento e sommersione interna".
In merito poi all’arma del delitto i periti del gip, Mariano Cingolani, Anna Aprile e Giancarlo Umani Ronchi, hanno parlato di "non incompatibilità" delle lesioni al collo riscontrate sul Meredith e il coltello da cucina sequestrato dalla polizia scientifica a casa di Raffaele Sollecito. Nelle loro conclusioni gli esperti sostenevano anche che "le stesse lesioni sono, viceversa incompatibili con gli altri due coltelli" sequestrati allo studente pugliese.
Sequestrato block notes a Sollecito Felpa bianca, jeans e manette. Così Raffaele Sollecito (nella foto) è apparso ai cronisti assiepati davanti a palazzo di giustizia. Un block notes di piccole dimensioni è stato sequestrato al giovane prima di entrare nell’aula per l’incidente probatorio. Appunti che Sollecito avrebbe scritto di suo pugno, a riguardo sia dei fatti emersi sull’indagine che sulla linea difensiva fino ad oggi adottata da lui e dal suo collegio di avvocati. Forse gli appunti sarebbero serviti per un suo eventuale intervento in aula.
I familiari di Mez Ieri, nel corso di una conferenza stampa, i familiari della studentessa uccisa hanno detto di considerare l’incidente probatorio "una tappa importante nel processo" e hanno detto di avere fiducia nella giustizia italiana. Si sono però anche detti delusi per alcune immagini della scena del delitto particolarmente crude mandate in onda recentemente. In effetti il mese scorso l’emittente pugliese Telenorba ha trasmesso un programma sull’assassinio di Meredith con video girati dalla polizia, spingendo il Garante per la privacy a chiederne una copia per le valutazioni del caso.Giallo sui soldi dell'affitto Poco prima di essere uccisa Meredith avrebbe prelevato dei soldi per poter pagare l'affitto. Lo ha raccontato sua madre, Arline.
La donna ha aggiunto inoltre di non sapere dove siano finiti quei soldi, se qualcuno li abbia rubati o meno a sua figlia. Il pm Mignini ha interrogato la madre e la sorella di Mez per avere delle informazioni realtive agli aspetti economici della vita di Mez. Informazioni che potrebbero essere molto utili per l'inchiesta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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