Perugia - Raffaele Sollecito si è laureato in informatica nel carcere di Perugia dove è detenuto per l'omicidio di Meredith Kercher. L'esame è durato una ventina di minuti. Al termine la commissione davanti alla quale si è laureato Sollecito ha lasciato il carcere senza parlare con i tanti giornalisti in attesa. "E' andata bene - hanno spiegato gli avvocati Maori e Brusco - e Raffaele era molto emozionato. E' molto soddisfatto per la laurea". Sollecito si è già iscritto alla laurea specialistica in informatica presso l'Università di Verona.
Sollecito ha discusso una tesi sulla "programmazione genetica" e si è laureato con un voto di 99 su 110. Partiva da un voto di 93. Al giovane i membri della commissione dell'Università di Perugia hanno posto alcune domande alle quali ha risposto con facilità. Sollecito, visibilmente emozionato, ha parlato inizialmente con qualche difficoltà ma si è poi via via sciolto. Indossava un abito grigio gessato sotto al quale Sollecito ha indossato una camicia rosa, senza cravatta.
Il padre: mi aspettavo un giorno diverso Ha spiegato che questa giornata non se la aspettava così Francesco Sollecito giunto al carcere di Perugia per assistere alla laurea del figlio. Il medico è stato accompagnato dai difensori del giovane pugliese, gli avvocati Luca Maori e Marco Brusco. Francesco Sollecito è l'unico dei familiari di Raffaele ammessi alla cerimonia. Il gip ha inoltre vietato fotografie e riprese video.
Sollecito ha spiegato che il figlio si è già iscritto alla laurea specialistica in informatica presso l'Università di Verona. Ha comunque sottolineato che Raffaele spera di uscire presto "da questo incubo". "Il suo impegno è ora di aspettare con pazienza - ha aggiunto - perché stiamo dimostrando la sua innocenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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