Cronaca locale

Solo il 20 per cento degli studenti sale sul tram per andare a scuola

Il 32% dei ragazzi accompagnato in auto dai genitori C’è chi crede di «risparmiare» ai figli l’inquinamento

Quanti genitori credono, erroneamente, che accompagnando i figli a scuola in auto si evitino rischi per i bimbi? In troppi, secondo un’indagine di Legambiente in 17 istituti fra elementari e medie in città e presentata in occasione della giornata inaugurale del Treno Verde sul primo binario della stazione Garibaldi.
Il 32% dei 984 alunni intervistati raggiunge le aule a bordo dell’automobile di papà e mamma. Perché? Il 7% dei genitori crede di risparmiare ai propri figli l’area inquinante di Milano. Secondo uno studio riportato dalla Direzione ambiente dell’Ue, in auto si respira fino a cinque volte più smog che stando in bici o a piedi. Senza contare le sostanze nocive contenute nelle tappezzerie.
Un altro 15% crede sia più sicuro. In effetti la mancanza di piste ciclabili (con 1,83 metri ogni cento abitanti, contro una media nazionale di 6,25, Milano è al 64° posto fra i capoluoghi di provincia) e di isole pedonali sicure induce molti ad accomodarsi sul sedile dell’auto. Tanto che quasi tutte le insegnanti delle scuole interpellate denunciano la totale assenza di piste ciclabili nei pressi degli istituti. Ma usando i mezzi pubblici ci si può accorgere del contrario. L’affidabilità di metro, tram e bus è di livello elevato, come conferma un recente rapporto sull’ecosistema urbano 2007 di Legambiente. Eppure molti genitori non la pensano così. Il 10% di coloro che usano l’auto per portare i figli a scuola crede siano troppo pieni o in perenne ritardo, mentre il 5 per cento dichiara di non avere mezzi di trasporto pubblico per la tratta casa-scuola. «Ancora troppi bimbi vivono nell’abitacolo tale percorso - commenta Andrea Trifoglio, responsabile Scuola e formazione di Legambiente -. Così perdono il contatto con la città, le strade e le persone: riappropriarsi della città significa viverla direttamente, a piedi o in bici». Un dato più allarmante lo fornisce invece Gianluca Della Campa, portavoce nazionale del Treno Verde: «Fra andata e ritorno, per un percorso medio di cinque chilometri, ben 32 bambini su 100 respirano ogni giorno 416 chilogrammi di anidride carbonica. E questo solo per andare a scuola...». Gli altri? Il 44% degli studenti si sposta a piedi, il 20 coi mezzi pubblici e solo il 4% in bici o in scooter. I bimbi poi hanno un’idea singolare, ma vicina alla realtà, riguardo a cosa sia l’inquinamento, come emerge dall’indagine: «È la puzza che c’è a Milano», «l’aria sporca che viene dalle auto», «una specie di velo che ricopre tutta la città e a causa di questo noi ragazzi non possiamo andare in bicicletta senza pericolo», solo per citarne alcuni.
Cosa allora ci spinge all’uso dell’automobile anche per raggiungere scuola? Al solito, la pigrizia e una cultura dello spostamento parecchio individualista. Non è un caso, infatti, che l’Italia sia il Paese europeo con più autoveicoli per abitante (1,7 per ogni cittadino) e quello dove ci si muove con maggior frequenza sulle quattro ruote.

«La cultura del mezzo privato, che in Italia significa, purtroppo, quasi esclusivamente l’automobile, l’ha vinta sul mezzo pubblico», è il commento sconsolato di Trifoglio.

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