Solo Burlando se la racconta con il sondaggio fatto in casa

Solo Burlando se la racconta con il sondaggio fatto in casa

(...) di una storia per cercare di gasare le truppe - commenta il candidato del centrodestra -. Burlando si fa fare sondaggi periodicamente e sa come stanno le cose».
Nelle ultime settimane le rilevazioni delle principali case sondaggistiche premierebbero il centrodestra anche dopo la scelta di Casini di entrare nella grande coalizione di Burlando «e ho un altro sondaggio in mano, di cui non svelo la casa perché non è stato ancora pubblicato, che conferma la tendenza e mi dà in vantaggio 52 a 46», prosegue il deputato Pdl. Secondo questa ultima rilevazione il Pdl sarebbe il primo partito in Liguria, la Lega Nord toccherebbe il 12% mentre la Lista del presidente il 5,5%. Sempre nei giorni scorsi è apparsa una inchiesta sul portale internet iliberale.it che premia il centrodestra con il 49,8% contro il 47,5 di Burlando, attestando all’1,1% il Partito Comunista dei Lavoratori di Giulia Sanguineti. In questo caso sarebbe il Pd il primo partito (29%) mentre il Pdl scenderebbe al 27,5, ma a promuovere Biasotti sarebbe l’ottima affermazione della Lega (12%) e della lista civica (6%) e il voto disgiunto, probabilmente frutto dell’elettorato centrista che continuerebbe a votare Udc come partito di riferimento ma sostenendo Biasotti come governatore. La tendenza dell’elettorato Udc verso Sandro Biasotti è confermato da un sondaggio che lo stesso Secolo pubblicò ad inizio dicembre e curato da Euromedia Research. Anche in questo caso il centrodestra l’avrebbe spuntata (51,6- 48,4) ma soprattutto da quei dati emerse che il 77 per cento degli elettori Udc si orienta su Biasotti come candidato presidente.
Intanto, ieri l’ex presidente della Regione ha chiuso un’altra alleanza con un nuovo movimento che mira a raccogliere consensi soprattutto da quel mondo delle professioni che aveva creduto nel centrosinistra: «Ma questi non sono di sinistra, sono “sinistri”», commenta senza giri di parole Elio Ugolini, tra i fondatori del movimento politico «Gente d’Italia», deciso oggi a sostenere Sandro Biasotti nella corsa alla presidenza della Regione. Elio Ugolini con Enzo Assereto e Vito Valentini hanno messo in campo una squadra composta da imprenditori, medici, professionisti che scende in campo per «contribuire a dare una svolta alla regione». «Siamo un movimento che vuole esprimere la voce della gente comune - racconta Assereto -. Vediamo la Liguria trasandata dopo cinque anni di giunta Burlando, mentre Biasotti per noi rappresenta un buon modello di governo». E detto da chi fino a ieri era vicino al centrosinistra ha un valore ancora maggiore in questo momento. Infatti, Gente d’Italia raccoglie anche i tanti delusi dal governo della Regione, esponenti politici che già fecero parte della coalizione che contribuì alla vittoria di Burlando nel 2005. Tra i temi che hanno fatto parte dall’accordo anche un’intesa sulla sanità «perché si possa tornare alla meritocrazia mettendo ai posti di potere solo i medici che meritano di starci», spiega Federico Schenone medico dell’Ist e candidato nella provincia di Genova.

«Gli amici di Gente d’Italia mi hanno promesso di raccogliere il 4,5%, ma sarei già contentissimo se arrivassero al 3% - ha detto Biasotti -. Ogni giorno sento crescere il consenso e la delusione verso questa amministrazione regionale. Ringrazio Gente d’Italia perché ha dimostrato di tenere ai programmi senza parlare di incarichi».

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