Se il centrosinistra di divide, lopposizione non ha esitazioni a contestare lidea del Comune di istituire il registro delle coppie di fatto. Pierluigi Vinai, responsabile regionale «no profit» di Forza Italia, quasi non ci crede: «Ma se una settimana fa la sindaco incontrava il Forum delle famiglie e si diceva pronta a sostenere le loro esigenze? Ma allora prende in giro le persone con cui parla - affonda subito -. La realtà è che qui occorre essere chiari. Se, come si giustifica la Vincenzi, si tratta di applicare una legge dello Stato, non siamo certo noi a fare i sovversivi. Ma qui non centrano nulla i diritti individuali che vengono riconosciuti a prescindere dal registro. I caso che vengono sempre citati dei ricoveri in ospedale, dei testamenti non corrispondono alla realtà, già certi diritti vengono riconosciuti alle singole persone. Se invece si tratta di equiparare le coppie di fatto e le convivenze alle famiglie fondate sul matrimonio (e poi arrivare al reale obiettivo che è il sì alle coppie gay e alladozione dei figli), qui occorre dire che è in ballo la costituzione e, come direbbe Oscar Luigi Scalfaro, la difenderemo a ogni costo, con una resistenza da guerra civile».
Forza Italia intanto ha presentato un ordine del giorno con Paolo Bianchini e Raffaella Della Bianca in Provincia. Gianni Plinio, capogruppo di An in Regione, legge la vicenda come un «clamoroso cedimento della sindaca Vincenzi allennesimo ricatto ideologico della sinistra radicale», sottolineando piuttosto come «assai più serio fu il sindaco di Roma Walter Veltroni, che nel dicembre dellanno scorso, ha impedito un analogo registro delle coppie di fatto». Anche Plinio è convinto che la mossa «nasconda solo il reale obiettivo che è il riconoscimento delle coppie gay».
Nicola Abbundo, capogruppo dellUdc, ricorda lincontro con ke famiglie. «Ogni amministratore pubblico - sottolinea - ha il dovere di produrre provvedimenti e leggi a reale sostegno della famiglia, soggetto fondante della società. E certo era questo lo spirito con cui il Forum delle famiglie si è rivolto al sindaco chiedendo anche l'istituzione di una Consulta. Ora, di tutte le cose concrete che si potevano fare subito per aiutare le famiglie sempre più tartassate e in difficoltà ad arrivare alla fine del mese, la Vincenzi propone di istituire questa anagrafe dal valore assai relativo. Ben venga, allora, la proposta del giovane consigliere di Municipio Maurizio Casalegno, che suggerisce di istituire una "Tessera Bebè" dedicata alle donne in gravidanza e della durata di un anno dopo la data del parto.
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