Somalia I pirati sequestrano 5 navi in tre giorni

Nuova offensiva dei pirati al largo della Somalia: sono cinque le imbarcazioni prese d’assalto nell’Oceano Indiano dallo scorso sabato e tra le ultime catturate c’è stata ieri anche una nave britannica gestita da una società italiana, la B Navi, con sede a Marina di Carrara.
Lo hanno riferito fonti marittime bene informate secondo le quali la nave si chiama Malaspina Castle, 32.000 tonnellate di stazza, ed è stata sequestrata al largo della Somalia. La nave figura nella flotta della società di shipping management B Navi di Marina di Carrara di cui è presidente l’armatore Enrico Bogazzi. Costruita nel 1981, batte bandiera panamense ed è di proprietà della società britannica Navalmar, che è legata alla B Navi, come ha confermato all’Ansa la Lloyd’s Miu, società del colosso assicurativo londinese Lloyd’s.
Secondo quanto riporta il sito Marinetraffic, la Malaspina Castle (183 x 28 metri) era diretta al porto di Fangcheng, in Cina con a bordo un equipaggio multinazionale la cui composizione nello specifico non è stata resa nota, anche se il portavoce del Programma di Assistenza marittima per l’Est Africa, Andrew Mwangura, ha riferito da Nairobi che, stando alle ultime informazioni in loro possesso che risalgono a marzo, sarebbero stati fino al mese scorso 22 i membri dell’equipaggio a bordo della stessa nave: 12 bulgari, 9 filippini e un ucraino. Lo stesso Mwangura ha anche reso noto che ieri analoga sorte è toccata ad un peschereccio con bandiera di Taiwan, sequestrato molto più a sud della normale zona di operazione dei pirati somali.

E sempre ieri si è avuta notizia del sequestro sabato di uno yacht francese, giorno in cui erano stati catturati anche una piccola imbarcazione yemenita e un cargo tedesco, una portacontainer con 24 membri di equipaggio a bordo, di cui cinque tedeschi.

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