Uno su due diserterà le urne. Il rischio astensionismo per i giovani fa traballare gli schieramenti. E scatena strategie e progetti a favore degli under 30, da internet gratis alla banca dati per cercare alloggio. Secondo un sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Swg per «Il Sole 24 ore», il 56 per cento dei ragazzi che hanno tra 18 e 24 anni non intende votare alle prossime comunali del 15 e 16 maggio. Le interviste sono state eseguite prima tra il 2 e 4 febbraio e tra l’1 e 3 marzo su un campione di 212 giovani residenti. I neo elettori nella prossima tornata saranno circa diecimila equamente divisi tra maschi (solo in leggera maggioranza, 4.651) e femmine (4.391 secondo i dati dell’Anagrafe), mentre 639 nuovi diciottenni potranno votare da una sede all’estero. Secondo Swg i ragazzi vorrebbero candidati «meno vetusti» e un linguaggio politico «più concreto». Tra i partiti che conquistano più appeal tra gli under 30 ci sono in compenso la Lega, che arriva a picchi del 16,5 per cento, Sinistra e libertà e i grillini, forse perché il candidato sindaco a Milano, Mattia Calise, ha appena vent’anni.
Centrodestra e la sinistra dunque si contendono un pacchetto di voti che potrebbe valere circa il 2 per cento e decidere le sorti di un eventuale ballottaggio. Letizia Moratti ha già presentato la lista civica di sostegno Giovani per Expo, età media dei candidati 27 anni.
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