Lo scettro del comando, e lautorevolezza che ne consegue, fanno peso, evidentemente, anche nella classifica del gioco-sondaggio del Giornale per designare il candidato ideale del centrodestra alla presidenza della Provincia: ieri lexploit più significativo offerto dai tagliandi affluiti in redazione - 129 complessivamente, quasi tutti via posta regolarmente affrancata - ha premiato lonorevole Michele Scandroglio, coordinatore regionale ligure del Popolo della libertà, proiettandolo nei quartieri alti della classifica provvisoria. Scandroglio, che era partito in sordina mettendo in carnet un solo voto nel giorno di esordio, ieri ha ricevuto ben 60 tagliandi a suo favore, tutti in originale e - a smentire i maliziosi - a calligrafia diversa. Ne approfittiamo per ricordare il meccanismo del nostro sondaggio che prevede, pena lannullamento, linvio del tagliando ritagliato da queste pagine, via posta o recapitato direttamente in redazione, in viale Brigata Bisagno 2/9.
Tanto non è bastato, comunque, a Scandroglio, per scalzare dal primo posto il dottor Alberto Cattaneo, commercialista, che ha visto incrementare i propri suffragi di altri 21 voti dei suoi supporter, decisi dunque a riproporlo alla grande per il vertice della giunta di Palazzo Spinola come già hanno fatto per la candidatura a sindaco nel recente sondaggio promosso dal nostro Giornale. Ma la conquista definitiva del primato di Cattaneo nellattuale graduatoria è insidiata, al momento, con ottime probabilità di successo, da un altro «outsider» che ha compiuto passi da gigante: è Massimo Pernigotti, rapallese e biasottiano, consigliere provinciale, segni distintivi: battagliero e sempre molto preparato sulle pratiche presentate in assemblea. A favore di Pernigotti, oltre tutto, gioca anche una schiera di aficionados che si riconoscono nei Comitati intitolati al loro rappresentante nelle istituzioni. Lo testimoniano gli invii di tagliandi a favore di Pernigotti che sono arrivati ieri al Giornale e che hanno come mittente il «Comitato Chiavari Zoagli Perni», il «Comitato Rapallo Perni», il «Comitato Recco Sori Perni». Testimonianza di un attaccamento alla «causa» che va ben oltre lordinaria mobilitazione a favore di un amico. Si tratta, fra laltro, di invii separati, in busta chiusa, affrancati e timbrati, che danno lidea di unorganizzazione capillare di consensi, encomiabile per un esponente del «popolo arancione» che è al primo mandato in Provincia, ma ha già dimostrato di essersi impadronito sollecitamente dei meccanismi della «macchina» istituzionale e di operare a fondo per gli interessi della cittadinanza.
Un ultimo, doveroso accenno va al tagliando ricevuto ieri che indicava la preferenza a «Cassano».
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