Il sondaggio «Ormai neanche uno su due si sente italiano»

«La nostra identità è traballante, solo il 46% di chi abbiamo intervistato si sente italiano». Ad affermarlo è Renato Mannheimer, riassumendo i dati di una ricerca del suo istituto, IPSO, agli inizi di febbraio. A commissionarla è stata la Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale «per cercare di capire l'atteggiamento degli italiani rispetto alla Nazione» come spiega il presidente Luca Borzani. «Volevamo una fotografia dell'italianità percepita oggi - continua - a completamento del percorso della nostra rassegna «La storia in piazza». Quindi attraverso la storia cercherete di capire perché molti italiani non si sentono Italiani? «Non ci saranno incontri dedicati esclusivamente a un'analisi approfondita, ma se ne parlerà». Tra numeri, domande e percentuali, nel sondaggio emerge un ritratto di un'Italia frastagliata, dove c'è chi, come il 32% dei giovani, si identifica più nel proprio Comune che nel Tricolore e chi, soprattutto anziani (53%) e casalinghe (60%), sente fortemente l'italianità.

Un rilevante 13% di laureati, insegnanti ed elettori di sinistra, a Comune, Provincia, Regione e Nazione preferisce invece l'appartenenza all'Europa. «Quest'ultimo dato è dovuto alla globalizzazione - precisa lo storico Donald Sassoon - ovvero uno scambio continuo di culture cominciato anche grazie a un illustre genovese, Cristoforo Colombo».

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