Sondaggio Ospol: tre vigili su quattro dicono sì alle armi

Il 75 per cento dei vigili urbani di Roma è favorevole alla dotazione della pistola non solo per legittima difesa ma anche per proteggere il cittadino. Il 10 per cento non vuole essere armato; il 5 per cento si avvarrà dell’obiezione di coscienza; il restante 10 per cento resta indeciso.
È quanto è emerso da un sondaggio effettuato tra i vigili nei 20 municipi di Roma dall’Ospol (Organizzazione sindacale delle polizie locali) nel corso di un incontro svoltosi ieri mattina presso il comando generale di via della Consolazione tra i sindacati e l’amministrazione. I sindacati si sono riuniti per definire una bozza di regolamento dell’armamento prima che questa vada in consiglio comunale per essere approvata. «In questa prima riunione - ha spiegato il presidente nazionale dell’Ospol Luigi Marucci - sono state accolte dal comandante del Corpo Angelo Giuliani, le osservazioni degli emendamenti dei sindacati raccolte nel corso delle assemblee effettuati nei 20 comandi municipali».

Il presidente dell’Ospol ha spiegato che il sindacato ha avuto il mandato dagli iscritti di «accelerare al massimo l’iter per l’approvazione del regolamento dell’arma che preveda per il vigile armato di pistola la parificazione alle altre polizie dello Stato sia per quanto riguarda la formazione e l’assicurazione, sia per quanto riguarda la difesa personale da estendere anche a quella del cittadino».

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