Il sonno causa un incidente su 5 a rischio gli allergici al volante

Molti antistaminici danno sonnolenza. Aci e Federasma lanciano una campagna di sensibilizzazione nella regione: «Ci sono terapie con effetti collaterali minimi»

Sono quasi 240mila gli incidenti stradali registrati nel 2006 in Italia, con circa 6mila morti e oltre 330mila feriti. Nella sola Lombardia, nello stesso anno, gli episodi sono stati quasi 50mila e circa 60mila i feriti. Velocità, uso di alcolici e colpi di sonno sono tra le cause principali. In merito a quest’ultima, responsabile del 20 per cento degli incidenti è l’uso di farmaci, come gli antistaminici che curano i sintomi delle allergie. In Italia le allergie colpiscono il 19 per cento della popolazione, oltre 9 milioni di adulti, soprattutto le donne sotto i 44 anni. In Lombardia, un adulto su cinque è vittima di forme allergiche, principalmente nel periodo primaverile, e per lunghi periodi, oltre 15 anni. Cifre preoccupanti, che hanno spinto Federasma, promotore del progetto «Guidare con l’allergia», con l’Automobile Club Milano e la Società italiana di Medicina generale (Simg) e il patrocinio dell’Associazione allergologi e immunologi territoriali e ospedalieri (Aaito) a realizzare una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini affinché chi si mette al volante non sia pericoloso per se stesso o per altri.
Il progetto «Guidare con l’allergia», sperimentato in questa fase solo in Lombardia ma a breve anche su tutto il territorio nazionale, nasce dall’esigenza di informare i cittadini sulle problematiche legate alle patologie allergiche, spesso poco considerate come vere e proprie malattie. «Alcune attività legate alla vita quotidiana sono fortemente influenzate dalle patologie allergiche – sottolinea Sandra Frateiacci, presidente Federasma -. Nel caso della guida, ad esempio, il paziente allergico perde il controllo dei propri movimenti a causa di starnuti. E questo comporta un serio rischio per la propria sicurezza o per quella altrui». Il trattamento farmacologico delle allergie respiratorie prevede circa 6-8 mesi di cura con antistaminici. È evidente che la terapia deve garantire al paziente massima efficacia con minimi effetti collaterali.

Spiega Floriano Bonifazi, direttore del dipartimento di malattie respiratorie e allergiche Ospedale Umberto I di Ancona: «I farmaci di prima generazione presentano i classici effetti collaterali, sedazione accompagnata da stanchezza e talvolta da confusione. I nuovi antistaminici presentano maggiore efficacia ed un migliore profilo di tollerabilità e sicurezza».

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