In dettaglio ecco alcuni «momenti» economici-organizzativi significativi che contrassegnano il bilancio 2008 di Carige.
- L'espansione dei volumi intermediati, legata in buona parte all'inclusione nel perimetro dei nuovi rami d'azienda (acquisiti da Intesa Sanpaolo e da Unicredit ed entrati nel perimetro del Gruppo rispettivamente il 10 marzo 2008 e 1 dicembre 2008), determina una crescita annua del 23,9% del margine di interesse (a 593,9 milioni) e, nonostante il negativo trend di mercato del risparmio gestito, uno sviluppo delle commissioni nette del 5,8% a 208,3 milioni; la gestione delle poste finanziarie, al netto di dividendi per 60,5 milioni presenta un risultato negativo per 25,7 milioni. Il margine di intermediazione aumenta a 837,1 milioni (+6,5%). Le rettifiche di valore per il deterioramento di crediti e di altre poste finanziarie, pari a 67 milioni, ricomprendono anche svalutazioni su titoli del portafoglio non di trading (impairment) per 8 milioni. Al netto di tali voci il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 770,1 milioni (+7,3%). I costi operativi, pari a 473,4 milioni, manifestano una crescita del 20,7%, correlata all'integrazione degli sportelli acquisiti dal Gruppo Intesa Sanpaolo e dal Gruppo Unicredit, nonché ai progetti strategici di sviluppo indirizzati principalmente al rinnovo della piattaforma di sportello.
- L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte si attesta così a 296,8 milioni (-10%). Al netto degli accantonamenti per imposte sul reddito pari a 73,3 milioni, inferiori rispetto ai 119,6 milioni del 2007 grazie ai citati effetti positivi non ricorrenti solo parzialmente compensati da quelli negativi ricorrenti, l'utile netto si attesta a 223,5 milioni, in crescita del 6,4% rispetto ai 210 milioni del 2007.
- Il risparmio complessivamente raccolto dalla clientela (Afi) si attesta a 37.571 milioni, in aumento del 19% rispetto al 31 dicembre 2007. La raccolta diretta (19.705,2 milioni) contribuisce con un incremento su base annua del 33,1%, in particolare a seguito dello sviluppo delle componenti dei conti correnti (+32,3%) e delle obbligazioni (+45%). La raccolta indiretta (17.865,8 milioni) registra uno sviluppo del 6,6%, grazie alla dinamica sia del risparmio gestito (9.314,7 milioni; +5,2%), trainato dai prodotti bancario-assicurativi (+70,3%), sia del risparmio amministrato (8.551,2 milioni; +8,1%) che presenta in particolare una crescita della componente dei titoli di stato (16,7%).
- I crediti verso clientela (al lordo delle presunte perdite) raggiungono i 17.858,4 milioni, in crescita del 23,8%, soprattutto in relazione allo sviluppo della componente a breve termine (+35,2%).
- A fine dicembre la rete di vendita della Capogruppo conta 534 filiali bancarie.
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