Sono 18mila i milanesi che lavorano per gli stranieri

A Milano sono almeno 18mila gli italiani che lavorano alle dipendenze di imprenditori stranieri. In particolare le piccole imprese con un titolare straniero sono oltre 24mila, pari al 20,6 per cento e occupano circa 36mila addetti. E in queste sono 7.200 i dipendenti italiani. Se si considerano, invece, tutte le imprese (srl e spa con almeno la maggioranza di controllo non italiana), il numero sale a quasi 32mila, l’11,2 per cento. Con il numero di occupati che arriva a quasi 89mila, di cui almeno 18mila italiani. Numeri di un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere e relativi al quarto trimestre 2011. La presenza di imprenditori stranieri a Milano in alcuni settori è ormai diventata maggioritaria: considerando tutte le imprese, i settori a maggioranza «non italiana» sono 16, ma salgono a 19 se si considerano solo le piccole imprese. I settori sono internet point (455 imprese straniere su 486: il 93,6 per cento), il commercio al dettaglio ambulante di bigiotteria (88,2), il commercio di tappeti (sia al dettaglio 69,8 che all’ingrosso 66,7), ma anche la spedizione di materiale propagandistico (61,3), la fabbricazione di tappeti e moquette (59,4) l’attività di sgombero di cantine (56,3) e quelle non specializzate di lavori edili (muratori 51 per cento con oltre 3.200 imprese). Se poi si considerano solo le piccole imprese, i servizi dei centri per il benessere fisico e massaggi (69,9 per cento), le attività di traduzione e interpretariato (65,3) e l’attività di pulizia degli edifici (62,9). Tra le sole imprese straniere, le donne imprenditrici rappresentano la maggioranza, in particolare nei settori legati alla cura della persona e dei servizi più in generale: istituti di bellezza, servizi di asili nido, lavanderie industriali, erboristerie, parrucchieri. I piccoli imprenditori stranieri sono soprattutto egiziani (1 su 5), cinesi (15,9 per cento) e rumeni (8,9).
Percorrendo la rotta inversa, venerdì 18 maggio alla Camera di commercio sarà presentata la «Guida per gli operatori economici italiani nella Federazione Russa». Ottocento pagine, promosse dall’ambasciata italiana a Mosca, per decifrare il mercato russo e aiutare gli imprenditori italiani a cogliere le opportunità d’affari.

L’opera, realizzata in collaborazione con ex Ice, Camera di commercio italo-russa, Confindustria, Promos, Gim-Unimpresa, Kpmg e Studio legale Pavia e Ansaldo, fornisce dati economici, indicazioni sull’attività del Sistema Italia in Russia, informazioni sul settore bancario e sugli incentivi previsti dal governo di Mosca e dagli enti territoriali russi. Dal 21 maggio disponibile anche in formato e-book sul sito dell’ambasciata italiana a Mosca.

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