«Sono parente di Dario Fo»: L’outing di La Russa

MilanoAffini. Non certo politicamente, ma per il codice civile sì. Ignazio La Russa e Dario Fo sono «parenti». E da decenni. Anche se nessuno dei due l’aveva mai svelato. Certo, parenti acquisiti, non strettissimi. Eppure il legame familiare c’è, dal momento che la prima moglie del ministro della Difesa e coordinatore del Pdl è cugina di secondo grado di Franca Rame, attrice e moglie del premio Nobel per la Letteratura.
Una variante, se si vuole, del vecchio detto per cui «in Italia la rivoluzione non si può fare perché ci conosciamo tutti»: il primo infatti è un ex «colonnello» di An, per 30 anni esponente della destra, prima Fronte della Gioventù poi Msi mentre l’altro, l’attore, è il guru della sinistra antagonista e anticlericale.
È stato il ministro a «fare outing» ieri, nel Pdl point di Milano. L’attore infatti era impegnato in un sit in contro il Comune, insieme alle cosiddette «mamme anti-smog». Eppure «mamma non è, e non è neppure padre», ha osservato La Russa, a pochi metri di distanza. I collaboratori subito gli hanno ricordato del figlio, Jacopo Fo, anch’esso attore, e allora La Russa ha ripreso la parola: «Lo so benissimo - ha obiettato a sua volta -. Intendevo dire che non è padre di un bambino piccolo. Suo figlio lo conosco benissimo, anzi svelo un piccolo segreto...». Parenti, e neanche serpenti, poi. La Russa ha confessato infatti che, pur non condividendo nulla della sua attività politica - l’attore è stato anche candidato a sindaco di Milano - considera Fo «tra i migliori artisti d’Italia».

«Ho sempre apprezzato la sua capacità istrionica - ha aggiunto - e non ho problemi a parlare di questa parentela». «È lui che vuole rimuoverla, ma ha rimosso anche la Repubblica di Salò», ha osservato malizioso il fratello, Romano.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica