Roma

«Sono stato preso in braccio da Casanova»

«Sono stato preso in braccio da Casanova»

Valeria Arnaldi

Capelli neri, occhi scuri, poco meno di trent’anni: è Adelmo Togliani, romano, l’unico attore italiano a recitare al fianco di Jeremy Irons, Heath Ledger, Lena Olin e Sienna Miller nel film «Casanova» del regista svedese Lasse Hallström, che sarà presentato in anteprima assoluta al Festival di Venezia, sabato 3 settembre. «È successo tutto per caso - ricorda Togliani -. Avevo fatto un provino per il film Rome. Sembrava che la parte fosse mia, ma, improvvisamente, la produzione, ha preferito un attore di madrelingua inglese. A me hanno proposto un ruolo minore, per il quale avrei dovuto fare un secondo provino. Mi sono rifiutato. Avevo già dimostrato le mie capacità. La risolutezza del mio gesto e il talento hanno favorevolmente colpito la casting director, la stessa di Casanova, che si è ricordata di me e mi ha fissato un appuntamento con Hallström. Non avevo avuto il tempo di preparare nulla e sapevo ben poco di quello che mi sarebbe stato chiesto, solo che l’ambientazione del film sarebbe stata settecentesca. Così mi sono limitato a imitare alcune movenze nello stile dell’epoca: lui ha riso ed ho avuto la parte».
Casualità ma non solo. Malgrado la giovane età, infatti, Togliani vanta già un curriculum molto interessante, che, negli ultimi dieci anni, lo ha visto impegnato in fiction televisive - tra le altre «Don Matteo», «Marcinelle», «La Squadra» e «Un caso di coscienza 2» di Luigi Perelli, con Sebastiano Somma, che andrà in onda nella prossima stagione Rai - e successi cinematografici.
Ambientato in esterni ed interni veneziani, il film di Hallström racconta la storia del celebre seduttore, interpretato da Heath Ledger, finalmente innamorato - ma, almeno in apparenza, respinto - di una fanciulla, cui Sienna Miller presta fascino e bellezza. Mentre l’inquisitore Pucci - Jeremy Irons - lo insegue, Casanova, con travestimenti ed inganni, tenta di avvicinare la ragazza. A difendere cuore ed onore della giovane è Oliver Platt, di cui Adelmo Togliani è il fedele servitore Fulvio, alter ego del servo di Casanova. «È stata un’esperienza indimenticabile lavorare con attori di questo calibro - spiega Togliani -. L’atmosfera sul set era splendida. Ogni sera giocavamo a dadi e di giorno era un susseguirsi di scherzi e battute. Sembrava di essere tra amici. Sienna Miller ha voluto presentarmi il fidanzato, Jude Law che, per un certo periodo, è venuto a seguire le riprese. Jeremy Irons mi ha addirittura preso in braccio, per liberarmi da una gabbia in cui ero rinchiuso. Professionalità e amicizia, unite alla magia di una città come Venezia riportata indietro nel tempo, sono gli ingredienti perfetti per un film di successo».
Bei ricordi ma anche una punta di amarezza. «Sono stati esperienza e capacità a permettermi di entrare in un cast di così alto livello - commenta -. Queste cose, ormai, accadono solo con le grandi produzioni straniere. In Italia, il curriculum conta poco. Molte produzioni preferiscono far lavorare i cosiddetti volti televisivi, resi celebri dalla partecipazione a qualche trasmissione, con, nella maggior parte dei casi, poco talento. A ognuno il suo mestiere, rischiamo, altrimenti, di rovinare il cinema italiano e di far scappare i veri attori oltre confine». Al Festival di Venezia, Togliani sarà anche con un secondo film, «Sexum Superando», debutto registico di Marta Bifano. «Sono l’assistente di un avvocato che indaga sulla morte di Isabella Morra, cinquecentesca poetessa lucana». Il film sarà presentato negli Istituti Italiani di Cultura in tutto il mondo, andrà in onda su History Channel e, forse, sulle reti Rai. In attesa di ricevere gli applausi veneziani, Adelmo Togliani si dedica alla sua seconda attività, la regia.

Sta, infatti, realizzando il dvd di «Mare e Stelle», festival musicale organizzato da Lucio Dalla alle Isole Tremiti, con Enrico Lo Verso, Niccolò Fabi, Gigi D’Alessio ed Enrico Ruggeri.

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