Cronaca locale

Sono troppi e "fracassoni", stretta sugli artisti di strada

Il Municipio 1 raccoglie i reclami di negozi e uffici "Decongestionare il centro e anche alzare la qualità"

Sono troppi e "fracassoni", stretta sugli artisti di strada

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Esibizioni «troppo rumorose», spesso di «scarsa qualità» e ripetute in loop decine e decine di volte con un «forte impatto acustico». Il Municipio 1 ha raccolto i reclami di residenti, commercianti, uffici pubblici e privati del centro che chiedono una stretta e un calo di volume agli artisti di strada. Il Consiglio comunale ha approvato nel 2012 il Regolamento per la disciplina delle Arti di strada, per ravvivare il centro sul modello di tante città europee e offrire palchi gratuiti all'aperto a cantanti di strada, piccole band, artisti teatrali. Ha introdotto una piattaforma on line per regolare la prenotazione degli spazi. La giunta aveva promesso anche una «giuria di qualità» ma lungo l'asse tra San Babila e il Duomo gli show non sono sempre di livello, anzi. Balli improvvisati con musica «sparata» dagli amplificatori che costringe alcuni uffici a tenere le finestre chiuse e i baristi al mal di testa. La Zona 1 ha quindi approvato un ordine del giorno con «proposte per la regolamentazione degli artisti di strada» sottolineando la «necessità di dare risposte concrete ai numerosi reclami». Con particolare riferimento, appunto, alla «rumorosità eccessiva e conseguente disturbo della quiete e della scarsa qualità e ripetitività di alcune esibizioni a forte impatto acustico». Chiede al Comune di «innalzare sempre più il livello qualitativo delle performance, garantendo un maggiore rispetto delle regole e salvaguardando il decoro di alcune aree di particolare rilevanza storica, turistica e ambientale». Anche su richiesta delle stesse associazioni degli artisti «va difeso il valore dell'arte di strada, distinguendolo da altre forme di utilizzo improprio (accattonaggio e similari). Servono quindi controlli «più efficaci e incisivi» da parte della polizia locale per contrastare l'abusivismo.

La Zona insiste con la necessità di «decongestionare» l'asse centrale da San Babila al Castello Sforzesco, aggiornando le modalità di prenotazione («le postazione vengono occupate abusivamente»), e di articolare meglio le classi di emissione acustica (solista, gruppi) e destinare alcune postazioni solo a teatro e musica classica. Ancora: «Vietare gli amplificatori in zone di particolare rilevanza architettonica, artistica, culturale, sociale, turistica», in toto o in alcuni giorni e orari. E infine, si chiede di ripristinare la «Commissione analitica delle esibizioni» degli artisti nell'asse del centro storico e in Darsena.

Sempre dal Municipio 1 arrivano altre due richieste in tema di mobilità. La creazione di percorsi ciclabili da piazza Oberdan a piazza Cinque Giornate, con corsie dedicate in ognuna delle due direzioni di marcia, e da piazza Conciliazione alla Darsena.

Anche rallentando il traffico a 15 chilometri all'ora tra via Arena e piazzale Cantore.

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