Sopralluogo in casa del kamikaze Ma la Lega resta sola

Un sopralluogo «nel quartiere islamico». Matteo Salvini, capogruppo della Lega ma anche presidente della Commissione sicurezza in Comune, ne ha convocata una questa mattina alle dieci in via Civitali 30. Dove da anni vivevano Abdel Hady Abdelaziz, il kamikaze della caserma di piazzale Perucchetti, e il suo complice Mahoud Kol. Ma rischia di trovarsi solo. Non ci vanno Comunisti italiani «Non assistiamo al suo ruolo di razzista praticante» anticipa Francesco Rizzati e Pd «Inopportuno andare in un luogo oggetto di indagini» ribatte il consigliere Andrea Fanzago.
Ma neanche il Pdl ci sarà: «Disertiamo» anticipa il capogruppo Giulio Gallera, premettendo tra l’altro che due giorni fa «avevamo chiesto a Salvini di non andarci perché sembrava una sceneggiata inutile e senza senso». Gallera non risparmia critiche, la definisce «una pagliacciata, senza rilevanza e politica istituzionale. Non si tratta di un luogo di degrado dove il Comune può intervenire. È come se i consiglieri di Cogne visitassero la casa dei Franzoni. Siamo alla follia». Parla pure di «uno spreco di risorse pubbliche e ci stupisce che lo faccia la Lega che organizza gite per consiglieri su luoghi dove vivevano con le famiglie i terroristi mentre ha un ministro dell’Interno che dovrebbe agire».
Anche il sindaco Moratti giorni fa ha ricordato come sul caso moschea sia in attesa di precise indicazioni da Maroni.

Il vicecapogruppo del Pdl Carlo Fidanza chiede a Salvini perché «invece di via Civitali non organizza una commissione in viale Jenner, per spiegare ai residenti esasperati come mai Maroni non risolva la situazione». Ma Salvini non molla: «L’ho spostata di qualche metro come chiedeva il Pd, ma ci sarò, anche a costo di trovarmi solo».

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