La sorella di Cucchi contro la Procura: «Copre i poliziotti»

È ancora scontro tra la Procura e la famiglia di Stefano Cucchi arrestato per droga e morto sei giorni dopo all’ospedale Sandro Pertini dove era stato ricoverato. Allora si ipotizzò un violento pestaggio avvenuto in carcere. Il ragazzo presentava lesioni e fratture. Ma secondo gli investigatori che hanno depositato un certificato medico ai giudici, risalirebbe almeno al 2003 la lesione della vertebra riscontrata dai medici dell’ospedale Fatebenfratelli quando visitarono, nell’ottobre del 2009, Stefano Cucchi. La diagnosi si legge in un certificato, depositato dai pm della Procura di Roma, rilasciato dall’ospedale Sandro Pertini il 25 agosto del 2003 dove Cucchi si recò affermando di essere caduto accidentale in seguito ad assunzione di alcolici.
Ma Ilaria Cucchi, la sorella, replica puntando l’indice. «Non esiste nessun referto medico di frattura di L3 ulteriore e diverso fatto da sanitari diversi da quelli del Fatebenefratelli. Nessuno ha mai in precedenza diagnosticato una frattura, che gli è stata procurata dagli agenti di polizia penitenziaria che la Procura vuole evidentemente difendere.

Gradirei che si evitasse di contrabbandare ernie per fratture. Mi aspetto veramente maggior serietà. Se non si trattasse di una tragedia troverei comico il fatto che si sbandieri come nuovo e dirompente un dato che non esiste».

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