Taranto - "Voglio vedere se mio padre avrà il coraggio di accusarmi guardandomi negli occhi". Sabrina Misseri, la ventiduenne accusata di aver trascinato nel garage-cantina di casa e di aver ucciso, assieme al padre Michele, la cugina Sara Scazzi lo ha detto ai suoi avvocati, Vito Russo ed Emilia Velletri, dopo il fermo per sequestro di persona e concorso in omicidio volontario.
La mamma: "Lei è innocente" "Michele me lo possono anche abbandonare in cella per sempre. Ma Sabrina non c'entra, devono crederle. O sarò io la prossima, come mormora il paese? In fondo, sono la moglie di Michele, la mamma di Sabrina. Verranno a prendere anche me adesso? Quante ore vogliono tenermi sotto torchio? Michele ci sta uccidendo tutti quanti, uno dopo l'altro". Lo dice Cosima Serranno, la mamma di Sabrina Misseri. Cosima ha scritto anche una lettera in carcere a Sabrina: "Non mollare, ti vogliamo bene, devi avere fiducia, devi dire sempre la verità, devi ricordarti i momenti felici trascorsi con i tuoi affetti, il paese sta con te". "Che fanno i carabinieri qui fuori - si chiede - vogliono impedirmi di scappare?" "Quello - dice parlando del marito - tirerà in ballo anche me". "Dormivo, avevo faticato in campagna e stavo a letto a dormire quel 26 agosto".
Il provvedimento è stato adottato dopo le dichiarazioni accusatorie di Michele Misseri che ha detto ai pm che la figlia ha condotto con la forza la nipote in cantina e l’ha "cinturata" con le braccia mentre lui la strangolava con la corda. Movente del delitto era di evitare che Sara rivelasse ad altri le molestie sessuali ricevute dallo zio. Dopo le accuse di Michele Misseri e, a seguito della richiesta di Sabrina di confrontarsi con il padre, i due penalisti hanno chiesto al gip un incidente probatorio per procedere al confronto tra padre e figlia, nel contraddittorio tra accusa e difesa. L’istituto dell’incidente probatorio consente di anticipare e cristallizzare, rispetto al dibattimento, la fase di formazione della prova. Alla richiesta i pm inquirenti, Mariano Buccoliero e Pietro Argentino, hanno dato parere favorevole. Ora si attende la decisione del gip.
I legali di Sabrina: "Arresto? impugneremo" La difesa di Sabrina Misseri annuncia che impugnerà l'eventuale ordinanza di custodia cautelare che la procura ha chiesto al gip di emettere al termine dell'udienza di convalida del fermo della ventiduenne, prevista per domani nel carcere di Taranto. Lo annuncia uno dei legali, Vito Russo, che, in base alle motivazioni contenute nell'eventuale provvedimento, deciderà se impugnarlo dinanzi al tribunale del Riesame o se ricorrere 'per saltum' direttamente in Cassazione. L'udienza di domani si svolgerà dinanzi al gip di Taranto Martino Rosati. Il giudice per le indagini preliminari ha tre possibilità: può decidere di convalidare il fermo e, in questo caso, emettere l'ordinanza di custodia cautelare; può non convalidarlo (per questioni tecniche legate, ad esempio, all'insussistenza del pericolo di fuga dell'indagata) ed emettere comunque il provvedimento restrittivo in carcere; oppure può non convalidare il fermo rilevando la mancanza dei presupposti previsti dalla legge (gravi indizi di colpevolezza e/o esigenze cautelari) e scarcerare l'indagata.
Valentina in un sms: "Mio padre sta uccidendo Sabrina!Questa è la cosa più importante! Mio padre ha ucciso Sarah e ora sta uccidendo la figlia": è l'sms che Valentina Misseri, sorella minore di Sabrina e cugina di Sara Scazzi, ha inviato questa mattina a un giornalista di News Mediaset, l'agenzia di notizie tv del Gruppo Mediaset, che ne ha diffuso il testo. Da due giorni Valentina difende a spada tratta sua sorella.
L'amica: "Se Sabrina ha ucciso paghi" "Se è vero che lei ha contribuito all'omicidio di Sarah voglio che paghi fino in fondo se invece é innocente come lei continua a gridare apertamente sarò la prima a portarle la mia solidarietà e a riabbracciarla". Mariangela Spagnoletti, amica di Sabrina Misseri, lo ha scritto in una lettera all'inviata del Tg5 Francesca Pozzi. Nella lettera - della quale il Tg5 diffonde il testo - Mariangela conferma alcune sue dichiarazioni, particolari delle quali risultano in contrasto con elementi forniti da Sabrina. Mariangela è la giovane con la quale il 26 agosto Sabrina e sara avevano appuntamento sotto casa dei Misseri per andare al mare e, con Mariangela, Sabrina comincia le sue ricerche della cuginetta scomparsa. "Cara Francesca, al momento - scrive tra l'altro Mariangela - non voglio rilasciare interviste perché aspetto che tutto sia chiarito. Quando ho appreso dell'arresto di Sabrina, ho provato tanta rabbia perché mi sono sentita presa in giro da Sabrina che era una mia ex amica. I nostri rapporti si sono deteriorati perché lei voleva che io parlassi con i giornalisti e io mi sono rifiutata". "Quel giorno - aggiunge Mariangela - quando sono arrivata a casa alle 14,40 lei era in strada molto agitata e il padre non c'era sul garage. Mi è apparso molto strano che fosse già sulla strada e mi è apparso ancora più strano che da subito lei mi abbia detto 'l'hanno presà". "Io - continua la giovane - ho visto suo padre solo una volta di fronte al garage la seconda volta che siamo tornate lì in macchina, lui stava chinato e trafficava con qualcosa in mano. Se io avessi davanti Sabrina le chiederei perché l'ha fatto e perché ha mentito tutto questo tempo".
La mamma di Sabrina sarà sentita come teste Cosima Serrano, sarà ascoltata nei prossimi giorni come "persona informata dei fatti". L'audizione della donna - riferiscono fonti investigative - era stata pianificata prima del fermo di Sabrina, ma la data non è stata finora fissata. La deposizione è ritenuta necessaria per definire meglio i contrasti evidenziati dalla pubblica accusa nel provvedimento di fermo a carico di Sabrina. I contrasti ritenuti di "sicura rilevanza" riguardano le divergenze tra il racconto di Sabrina e quello della mamma su quanto avvenne mentre le due donne erano in casa poco prima dell'arrivo di Sara, il 26 agosto, con la quale, assieme a Mariangela Spagnoletti, Sabrina doveva andare al mare. Cosima dice che la figlia si alzò dal letto per prepararsi dopo aver ricevuto il primo sms di Mariangela; la figlia dice invece di essere rimasta a letto fino alle 14.28, quando ricevette lo squillo col quale Sara l'avvisava che stava arrivando.
Impronte sul cellulare: toccato da tutti... Figurerebbe, nelle indagini sull’uccisione di Sara Scazzi, una intercettazione che «smaschera» Sabrina Misseri, secondo il quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno. Il giornale riporta al riguardo "indiscrezioni", secondo le quali Sabrina in una circostanza direbbe in famiglia, a proposito del padre: "perchè ha fatto trovare il cellulare, il giorno prima lo abbiamo toccato tutti quel telefono, ci sono anche le nostre impronte...". A giudizio del giornale, questa frase "rischia di rivelare altre complicità in famiglia". Il cellulare di Sara fu fatto trovare da Michele Misseri il 29 settembre, poco più di un mese dopo la scomparsa di Sara: l’uomo raccontò di averlo trovato in campagna tra le ceneri di rami e foglie secche che aveva bruciato durante lavori di ripulitura di un fondo agricolo. Il cellulare è tuttora all’esame dei carabinieri del Ris, che vi avrebbero trovato frammenti di impronte diverse. Quando, il 6 ottobre, ha rivelato di aver ucciso Sara, Michele Misseri ha poi spiegato che il cellulare della ragazzina lo aveva tenuto sempre con sè tranne che per qualche ora in cui lo aveva lasciato per strada sperando che qualche passante lo vedesse e lo consegnasse agli investigatori.
Fiori sulla tomba Molti cittadini di Avetrana, in occasione della giornata di festa della domenica, stanno portando fiori bianchi sulla tomba di Sara Scazzi nel cimitero del paese. La tomba di Sara è stata allestita all’ingresso del cimitero comunale: le persone che stanno andando a fare visita ai defunti si fermano per pochi attimi davanti alla tomba di Sara, recitano una preghiera e lasciano dei fiori bianchi.
Il parroco: preghiamo per Sarah "Preghiamo per Sara Scazzi": è questo il messaggio rivolto dai bambini di Avetrana (Taranto) durante la Messa nella chiesa del paese pugliese.
Nel corso dell'omelia, il parroco del paese, don Dario De Stefano, non ha fatto espliciti riferimenti all'omicidio della giovane, ma rivolgendosi ai bambini ha detto che "dopo questi difficilissimi momenti per la nostra comunità dobbiamo guardare avanti con speranza e unirci con la preghiera a Dio". Ad Avetrana, quelle delle ore 10.30, è la Messa dedicata ai bambini e al termine della preghiera dei fedeli don Dario fa rivolgere pensieri ai bambini che sono seduti nei primi banchi della chiesa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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