Economia

Soros e Lehman affondano le banche

Ancora voci sulla proprietà di As Roma

Giornata non brillante per Piazza Affari con il Mibtel che ha perso lo 0,43% e lo S&P/Mib lo 0,35%, nonostante la virata in territorio positivo dei listini a Wall Street. Tra i telefonici bene Tiscali (+4%), ma male Telecom (-2,5%). In calo tra le altre Blue chip anche Fiat (-2,4% a 14,84 euro) che ha perso la soglia dei 15 euro, mentre in mattinata aveva ceduto fino a 4 punti percentuali. Tra gli industriali in calo Pirelli (-1,28%) e Luxottica (-3,45%), al palo Finmeccanica (-0,05%). Giornata no per il settore bancario a livello continentale dopo le parole del finanziere George Soros sulla crisi dei mercati e l’annuncio di Lehman Brothers che ha liquidato tre fondi. In calo, quindi, Bpm (-2,93%), Intesa Sanpaolo (-1,1%) e Unicredit (-0,65%). Sottotono anche Mediobanca (-0,81%) e Mps (-1,8%). Deboli anche gli assicurativi con Unipol (-2,43%) e FonSai (-0,94%), mentre le Generali hanno chiuso in lieve rialzo (+0,27%) in attesa del verdetto della Consob sulla lista Benetton per il rinnovo del collegio sindacale. Tra i pochi titoli da segnalare Enel (+1,33%), Eni (+0,78%) e Snam Rete Gas (+1,32%). Sugli scudi, tra i minori, invece As Roma (+7%) sulle indiscrezioni in merito a un cambiamento nell’azionariato, peraltro smentite dal quartier generale di Trigoria. Realizzi infine su Fiera Milano (-4,4%) dopo il rally messo a segno in seguito alla vittoria di Milano dell’Expo 2015. Tra i mercati Europei in maggior difficoltà vi è quello di Zurigo (-1,22%), dove Novartis ha perso il 2,82%.

Londra ha reagito alla ripresa americana chiudendo con una limatura finale dello 0,31% come pure Parigi (-0,32%) e Francoforte (-0,25%).

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