La storia di Benedikt Höwedes, 23enne gendarme dello Schalke 04, sembra quasi presa in prestito dalla parabola della caverna di Platone. Liberatosi dalle ombre, e superato il senso di accecamento, ha scoperto una realtà abbagliante. E quando ha contemplato il sole, senza filtri, ha iniziato a vivere per davvero. L'ex allenatore Magath lo teneva in naftalina, in un doloroso andirivieni tra panchina e tribuna, ma non appena lo scorso marzo il timone è passato a "der professor" Ralf Rangnick, Höwedes ha messo in mostra un repertorio di tutto rispetto. Il suo capolavoro l'ha firmato a San Siro: frenando gli ardori di Eto'o e guadagnandosi la stima del ct della nazionale tedesca Joachim Low che lo paragona agli emergenti Mats Hummels e Holger Badstuber. Tutto in poche settimane. Troppo bello per sembrare vero.
La stampa teutonica ha titolato "Die fabel vom hässliche entlein", la favola del brutto anatroccolo, anche se il diretto interessato non ci sta. «Ho vissuto momenti da incubo. Magath non mi ha mai preso in considerazione. Poi è arrivato Rangnick, con lui avevo già lavorato a Hoffenheim, sapeva di poter contare su di me». Höwedes ha preso il comando della difesa senza batter ciglio, e al Meazza la scorsa settimana ha ingaggiato un duello memorabile con Samuel Eto'o. «La considero una sorta di tesi di laurea. Ho fermato il più forte attaccante del mondo, ma credo che adesso vorrà la rivincita».
E se sulla sponda nerazzurra le speranze di una rimonta impossibile si alimentano giorno dopo giorno, il sogno di Höwedes va oltre un posto nelle semifinali di Champions. Una promessa solenne renderebbe infatti il passaggio del turno simile a una favola extrasportiva. Il difensore originario di Haltern (in Vestfalia) è tra i principali sostenitori di Weitblick , un'associazione che si occupa della scolarizzazione dei bambini meno abbienti della Germania. Il premio promesso dal presidente Peters lo devolverà interamente a loro. «Perché lo sport è vita, ma la cultura è un diritto dal valore insormontabile».
Per incassare il premio, però, lo Schalke, dopo aver sbancato San Siro 5-2, dovrà completare lopera questa sera: «Dobbiamo compiere lultimo passo prima di parlare di semifinale - spiega Rangnick -. Lobiettivo non è lontano, ma siamo soltanto a metà del nostro cammino.
La sorpresa Höwedes per sbarrare la strada a Etoo
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