Sorpresa al liceo musicale: via libera a sessanta ragazzi

Sono circa 60 solo in città i ragazzi che hanno scelto di frequentare i licei musicali, novità assoluta delle riforma della scuola secondaria superiore voluta dal ministro Mariastrella Gelmini. Materie caratterizzanti teoria e storia della musica, musica, lo studio di uno o più strumenti musicali - per cui sono previste lezioni individuali - ed esercitazioni orchestrali o corali. Sono 7 i licei musicali attivati in Lombardia e due in città, il Giuseppe Verdi - un tempo interno al Conservatorio e ora aperto a tutti gli studenti - che conta due sezioni da una ventina di alunni ciascuno e il Carlo Tenca, che ha attivato una sezione di altrettanti iscritti. Attenzione però: per poter accedere ai licei musicali i ragazzi hanno dovuto sostenere un esame di ammissione attitudinale lo scorso maggio. nella nostra regione l’unico liceo coreutico si trova a Busto Arsizio: qui si studierà danza, la storia e i diversi generi della danza, e obbligatoriamente due lingue straniere.
Altra grande novità i licei linguistici, in tutto 9 a Milano. Cosa cambia rispetto agli anni passati? Fino allo scorso anno non esisteva nell’ordinamento il liceo linguistico statale tout court (il Manzoni è comunale) ma solo sperimentazioni attivate sopratutto nei magistrali. Oltre a tre lingue straniere obbligatorie, la riforma Gelmini prevede l’obbligo al terzo anno del Clil, ovvero l’insegnamento di una materia curriculare in lingua straniera. Mancava nel panorama scolastico di secondo grado anche il liceo delle scienze umane, 5 in città, che sostituisce lo psicopedagogico. Da quets’anno sono stati potenziati gli insegnamenti di indirizzo ovvero scienze umane, psicopedagogia, psicooogia, ricerca socio -antropologico e storica.

Soddisfatto il direttore scolastico regionale Giuseppe Colosio che ha inauguirato l’anno scolastico non a caso al liceo Leonardo, associato al liceo musicale Verdi: «Nonostante le poelmiche strumentali di questi giorni, siamo riusciti a far partire la riforma garantendo docenti e personale in tutte le scuole».