La sorpresa Ronzulli fisioterapista-manager che fa volontariato

da Milano

Aida Yespica non c’è. Non c’è neanche la «rossa del Grande Fratello», Angela Sozio, un nome che fa tanto gossip. E, nessuna sorpresa, non c’è traccia neppure di Francesca Romana Impiglia. Attenzione, se pensate poi a qualche letteronza, letterina e meteorina di troppo, be’ allora siete proprio fuori strada. Nel listino di Silvio Berlusconi, nelle liste del Popolo della libertà non ce ne sono. Neanche una.
Nelle liste elettorali del Pdl non ci sono queste candidate e tantomeno quelle che, un giorno sì e l’altro pure, magari ritrovate sparate sulle testate nazionali più autorevoli. Tanto per essere chiari: le signore e le signorine di cui si favoleggia non sono state escluse dalle liste del Popolo della libertà né sono state cancellate con un tratto di penna, perché mai erano entrate nelle liste del Popolo della libertà.
Donne giovani e valide però ce ne sono. Come Licia Ronzulli. Definita da qualche giornale come «massaggiatrice», in realtà è sposata ed è «una fisioterapista-manager all’ospedale Galeazzi di Milano. Ha 50-60 collaboratori e opera nel volontariato in Paesi come il Bangladesh con un’equipe chirurgica per i bambini malformati», ha detto Berlusconi. Ha «la testa a posto» confida Mariastella Gelmini, coordinatore lombardo di Forza Italia, che prima di inserirla nella lista ha voluto conoscerla.

Oggi, Licia, è candidata e chi le sta vicino confida che prima di firmare l’accettazione per la corsa al Parlamento ha voluto rifletterci sopra, sentire il parere dei genitori, del marito e, forse, perché no, anche dei suoi collaboratori. Che è il metodo giusto, «da persona perbene» dicono quelli che se ne intendono, per affrontare una prospettiva nel futuro del Paese. E se una persona perbene è anche di bell’aspetto non è certo una colpa.

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