Sorrisi azzurri In finale Longo e le tre pesiste

nostro inviato

a Goteborg

Tre donne in finale: sono le ercoline del getto del peso. Oggi toccherà a loro far compagnia alle ragazze della maratona. Sono state uniche nel tener alto il nome del rosa-azzurro Italia. Chiara Rosa, padovana di Camposanpiero, ha chiuso subito la pratica: primo lancio, m.18,05, tuta addosso e arrivederci alla finale. Quinta misura tra le finaliste. Più brava di tutte la tedesca Nadine Kleinert (m. 18,75). Con la Rosa ci saranno Assunta Legnante e Cristiana Cecchi.
Dolce risveglio per Andrea Longo, il bell’addormentato del nostro mezzofondo. Dopo anni di promesse e dormite, ha scoperto il trucco: meno promesse e meno dormite. Ieri, nella semifinale degli 800, ha rischiato di farsi imbottigliare, ma con un sontuoso scatto di rabbia e gambe buone si è infilato nel varco giusto negli ultimi 50 metri ed ha pescato il secondo tempo di qualificazione alla finale di domani. Battuto solo dallo spagnolo Quesada (1’47"12), il poliziotto di Piove di Sacco ha corso in 1’47"20, nettamente meglio del vincitore dell’altra semifinale. «Ma dopo otto anni sono tornato nella finale dell’Europa. Non è da tutti». A Budapest 1998 finì settimo.
Ad eccezione di Giaconi, promosso alla semifinale dei 110 ostacoli, le altre sono state delusioni.

Niente di nuovo: fuori la Cusma e la Berlanda nei 1500, la Macchiut e la Cattaneo in coda nelle semifinali dei 100 ostacoli. Frullani ritirato nel decathlon prima del salto con l’asta. Ha sentito un dolore ai tendini: in passato li ha operati entrambi ed ha messo anni per guarire. Paura comprensibile.

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