«Sos affitti»: aiuto a studenti fuori sede

Assistenza legale e sostegno per firmare contratti a canone concordato per le camere dei ragazzi

Studiare a Milano costa troppo e le risposte delle istituzioni non sono sufficienti. Per questo i futuri laureati si sono organizzati per cercare di tendere una mano a chi cerca di ottenere l'agognato diploma universitario. È nato così «Sos affitti», uno sportello dedicato agli studenti e soprattutto ai fuori sede. Cioè chi non abita nella metropoli, ma vi si è trasferito o fa il pendolare. Insieme a questa iniziativa l'Unione degli Universitari ha anche firmato una convenzione con il Sunia Milano per offrire assistenza legale e favorire i contratti a canone concordato per le camere agli universitari.

«Milano – dichiara Carlo Dovico, coordinatore dell'Udu - è una città poco attrattiva per studenti universitari fuori sede che, per gli elevati costi legati principalmente all'alloggio, scelgono spesso altre alternative, come il pendolarismo, quando non arrivano addirittura a rinunciare allo studio. Come Sindacato degli studenti universitari abbiamo voluto offrire loro un concreto aiuto per favorire l'incontro tra la domanda l'offerta con l'apertura dello Sportello “S.O.S. affitti” al momento virtuale - una pagina facebook – ma presto operativo anche con un ufficio sul territorio. Lo sportello sarà lo strumento attraverso il quale poter effettuare segnalazioni di diverso tipo come gli affitti in nero».

Gli studenti infatti hanno anche approfondito la questione del nero, da sempre endemica nel settore, mettendo mano alla calcolatrice: «Se si considera una media di affitto mensile di 460 euro e lo si mette in relazione con il carico di imposta del 21% sulla quota di affitto, risulta un ammanco tra i 203 e i 232 milioni di euro alla fiscalità generale, cifra che risolverebbe ogni problema di diritto allo studio non solo in Lombardia ma anche in buona parte del resto del Paese – scrivono nell'analisi presentata ieri insieme alle loro proposte alla Camera del Lavoro -. Secondo varie indagini di istituti statistici, Milano risulta essere la città più cara per un fuori sede non solo per il costo della vita, ma anche per il costo dell'affitto in sé: nell'hinterland milanese l'affitto medio per una stanza singola si aggira attorno ai 480 euro mensili, con picchi fino ad oltre 600 euro mensili per le zone più richieste e centrali».

Il problema però è ben noto agli istituti universitari, tanto è vero che atenei come la Bicocca hanno investito per creare tre nuove residenze per gli studenti.

Allo stesso tempo alcune associazioni come Megliomilano hanno avviato dei progetti come «Prendi in casa uno studente», finanziato da Fondazione Cariplo: un pensionato autosufficiente prende in casa uno giovane e gli ospitati non pagano un vero affitto ma partecipano mensilmente alle spese di casa con un rimborso di circa 250-280 euro, collaborano con piccoli aiuti e un po' di compagnia. Un sistema per risolvere in un colpo il problema della casa per i giovani e quello della solitudine per gli anziani. La strada però sembra ancora lunga.

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