Fare un documento, sapere dove e come votare, partecipare a una visita guidata in un museo, frequentare un corso di pittura. Azioni semplici, quasi banali, che sono impossibili per i 200 sordi che vivono in città. Il motivo? mancanza di comunicazione: a Milano, infatti, ci sono solo 6 interpreti. per chi non ha amici o parenti disponibili per accompagnare un sordo dal notaio, per esempio, avere un interprete diventa indispensabile, ma non sempre è disponibile. Questanno, grazie ai fondi regionali, è stato per fortuna attivato un corso di interpretariato, dopo dieci anni di assoluto silenzio. Ma non basta.
I non udenti, infatti, si trovano in difficoltà nella vita quotidiana, anche per la totale assenza di informazione: la pubblica amministrazione non pensa a loro.
Sos dei sordi: «In città solo sei traduttori, non bastano»
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