Una giornata nera quella di ieri per i motociclisti milanesi. Di tutte le età. All’uscita dall’ufficio e della scuola, infatti, si sono trovati una bruttissima sorpresa: una multa piegata con cura tra il manubrio e il parabrezza o infilata nella sella. Cosa c’è di peggio, usciti dal lavoro, dopo una giornata di stress e con il pensiero di dovere affrontare il traffico e lo smog, oltre al freddo e allo slalom tra le macchine impazzite, di dover affrontare anche una moglie o un genitore che comincerà a urlare per l’ennesima multa che portate a casa? E lo sapete già che la scatola di cioccolatini o un mazzo colorato di fiori non placheranno le ire funeste. A nulla servirà nemmeno il racconto - il solito, replicheranno loro - della via sotto l’ufficio, completamente invasa di motorini. (Il giudice di pace: multe illegittime).
Se solo la mamma o la moglie di turno, facesse un giro per il centro di giorno si renderebbe conto, e la vista della distesa di motocicli di tutte le forme e colori, sarebbe molto più eloquente di mille parole. L’ingresso del teatro alla Scala è letteralmente assediato dalle due ruote, al punto che non si riesce più nemmeno a passare, perché i parcheggi regolari nelle vie circostanti sono pieni; stessa cosa vale per i marciapiedi nelle vie adiacenti piazza Duomo: anche lì è una fila di moto senza soluzione di continuità. Stessa scena in Garibaldi o in piazza Cadorna. Anche la conclusione è la stessa: una multa, anche piuttosto salata (74 euro) da portare a casa. Una moglie rabbiosa da affrontare, e una mamma che scalerà dalla «paghetta» del mese del figlio i soldi per pagare la contravvenzione presa davanti a scuola.
Addio discoteca... La rabbia sale, e il pensiero vola al marciapiedi sotto l’ufficio, la difficoltà e il disagio di dover salire, senza potere nemmeno poter usare lo scivolo per gli handicappati, anche quello assediato in ogni lato dalle biciclette, sporcandosi magari i pantaloni e rischiando di perdere l’equilibrio. Ieri mattina dopo il raid dei vigili contro i motorini nel centro, per le strade dietro Cordusio si è scatenata la protesta: «I parcheggi per le moto sono assolutamente insufficienti, non ci potete multare». Travolti dalla rabbia dei centauri meneghini, i ghisa hanno dovuto riporre il blocchetto nella tasca, ammutoliti davanti a chi ha ragione da vendere.
E stessa scena davanti all’istituto Tumminelli in via Lamarmora. I ragazzi, trovata la pessima sorpresa all’uscita da scuola, sono andati a protestare al comando dei vigili. Su 40mila motorini che circolano in città, infatti, sono 11mila i posti per le due ruote in centro, un numero irrisorio se si pensa che sono proprio i motorini a poter entrare e circolare in centro con più facilità. Una vecchia questione, che diventerà ancora più spinosa dal 2 gennaio, quanto entrerà in vigore il ticket.
Il piano parcheggi del Comune prevede l’ampliamento degli stalli per bici e motocicli da 1189 a 13633, certo, ma nel frattempo? Facendo due conti, i parcheggi per motorini e moto non saranno comunque sufficienti.
Le amministrazioni comunali, però, la cui seconda entrata, dopo l’Ici, è rappresentata proprio dalle multe, hanno l’obbligo di investirli in parcheggi: nel caso di inadempienza da parte dei comuni, quindi, i giudici di pace possono annullare i verbali di questo genere.