La sostenibilità secondo "Mundys": un terzo delle emissioni già abbattute

L'ambizioso (ma concreto) piano del gruppo e delle sue società che gestiscono aeroporti e autostrade in 30 Paesi

La sostenibilità secondo "Mundys": un terzo delle emissioni già abbattute
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La transizione verso un futuro più sostenibile non è solo un obiettivo, ma una direzione strategica precisa per Mundys, gruppo leader globale nella gestione di infrastrutture e servizi di mobilità guidato dall'ad Andrea Mangoni. Presente in numerosi Paesi attraverso società che gestiscono aeroporti e autostrade, Mundys ha fatto della sostenibilità un pilastro del proprio modello industriale, puntando a ridurre in modo strutturale l'impatto ambientale delle proprie attività. Un impegno sostenuto da Edizione, azionista di riferimento, con Alessandro Benetton al vertice in qualità di presidente della holding e vicepresidente di Mundys.

Dal 2019, il Gruppo ha già tagliato del 35% le emissioni dirette di CO2, un risultato tangibile che testimonia l'efficacia degli interventi messi in campo. Ma gli obiettivi sono tanto ambiziosi quanto concreti: azzerarle entro il 2040. Non solo si propone di coprire entro il 2030 il 90% del fabbisogno elettrico con fonti rinnovabili, salendo al 100% dieci anni dopo e coinvolgere almeno il 60% delle compagnie aeree operanti negli scali del Gruppo affinché definiscano obiettivi di decarbonizzazione coerenti con le traiettorie scientifiche entro il 2028. Ma non basta. A questi si aggiungono la riduzione del 50% delle emissioni delle società partecipate non di maggioranza e il taglio del 22% delle emissioni legate agli acquisti per la gestione delle reti autostradali, entrambi entro il 2030.

"Mundys prosegue il suo percorso di crescita sostenibile contribuendo concretamente a un impatto positivo sull'ambiente, la società e l'economia dei territori in cui opera mentre continua la focalizzazione sulla crescita e sugli investimenti - ha dichiarato Katia Riva, Chief Sustainability & Transformation Officer di Mundys - I progressi compiuti lungo la roadmap ESG al 2030 testimoniano un impegno solido per uno sviluppo sostenibile del settore infrastrutturale nel quale opera a livello globale". I numeri già raggiunti parlano chiaro: oggi l'82% dei consumi elettrici del Gruppo proviene da fonti rinnovabili, grazie all'elettrificazione della flotta aziendale, all'adozione di tecnologie LED e all'installazione di impianti fotovoltaici con una capacità complessiva di 27 MW. Tra questi spicca la Solar Farm di Aeroporti di Roma (ADR), che da sola contribuisce per 22 MW. Un altro asse strategico è la promozione della mobilità elettrica. Sono oltre 1.350 i punti di ricarica già operativi sulle reti autostradali e aeroportuali, con l'obiettivo di superare i 6.000 entro il 2031. Il contributo di Abertis (operatore mondiale nel settore autostradale gestito da Mundys e dal gruppo spagnolo ACS) è fondamentale: delle 918 postazioni previste entro il 2027, più di 700 sono già attive. Anche gli aeroporti evolvono in chiave green, come dimostra l'area e-move a Fiumicino, inaugurata nel 2023, con 148 stalli e 74 colonnine di ricarica da 22 kW accessibili tramite Telepass. Un altro tassello chiave è la gestione efficiente delle risorse idriche. A Fiumicino, grazie a impianti dedicati al trattamento delle acque, l'aeroporto utilizza acqua potabile solo per il 25% del proprio fabbisogno. Questo impegno si è ulteriormente rafforzato il 23 giugno 2025 con la firma di un protocollo d'intesa tra Aeroporti di Roma (del gruppo Mundys che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino) e il Ministero dell'Ambiente, che prevede campagne di sensibilizzazione ambientale rivolte a passeggeri e operatori. Per quanto riguarda le cosiddette emissioni indirette, Mundys ha ridotto di oltre il 20% quelle derivanti dagli acquisti di beni e servizi per chilometro percorso sulle autostrade. Tra le misure più avanzate c'è l'introduzione del SAF (Sustainable Aviation Fuel), in grado di ridurre le emissioni fino al 90%. Il Gruppo ha già iniziato a utilizzarlo, con l'obiettivo di abbattere del 30% le emissioni legate allo scalo di Fiumicino e di impiegarlo anche per i voli aziendali. Ma quando si parla di sostenibilità, i fronti sono anche altri.

Per esempio quello sociale: nel 2024, le donne rappresentano il 36%, con il 32,8% in ruoli manageriali. Il traguardo per il 2030 è il 35%. O, infine, quello finanziario: il Gruppo ha attivato circa 5 miliardi di euro in strumenti legati a obiettivi ESG.

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