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Il sottosegretario Polillo "Berlusconi salvò l'Italia Spero vada al Quirinale"

Il sottosegretario all'Economia: "Nel '94 il Cav ha organizzato un fronte moderato che ha salvato la democrazia dagli ex Pci". E lo "lancia" al Quirinale

Il sottosegretario Polillo "Berlusconi salvò l'Italia Spero vada al Quirinale"

"Nel 1994 Berlusconi ha organizzato il fronte moderato e si può dire che ha salvato la democrazia in Italia". In una intervista a Radio24, il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo non nasconde la propria gratitudine all'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per quanto fatto, fino ad oggi, per il Paese. Tanto che Polillo si auguro che, in futuro, il Cavaliere "possa fare il presidente della Repubblica". La stessa gratitudine è stata espressa ieri sera, negli studi di Matrix, dal premier Mario Monti che ha raccontato di essersi "avvicinato alla cosa pubblica" perché nel 1994 "Berlusconi, appena nominato presidente del Consiglio mi ha chiesto se volevo fare il commissario europeo".

Il sottosegretario all’Economia ha spiegato come nel 1994 Berlusconi abbia consentito al fronte moderato di avere una competizione elettorale che altrimenti non ci sarebbe stata. "Avremmo avuto il partito unico, quello della gioiosa macchina da guerra dell’ex Pci - ha spiegato Polillo - la democrazia sarebbe stata monca, c’era solo un partito e dall’altra parte il nulla. Lui ha creato una normalità democratica". Polillo non ha ombra di dubbio: "Berlusconi ha organizzato il fronte moderato e si può dire che ha salvato la democrazia in Italia". A fronte di questo grande contributo che il Cavaliere ha saputo dare alla democrazia italiana, Polillo si augura che, una volta scaduto il settennato di Giorgio Napolitano al Quirinale, Berlusconi possa fare il presidente della Repubblica. "Perché no? Io lo stimo, al Paese ha dato tanto - ha detto il sottosegretario - e poi molti cambiano carattere quando arrivano al Colle, magari succede anche a Berlusconi...". D'altra parte Polillo ci ha tenuto a sottolineare il "grande senso di responsabilità" dimostrato dall'ex presidente del Consiglio e dal centrodestra nel farsi da parte in un momento di estrema difficoltà economica per il Paese. "Era necessario fare un passo indietro e l’ha fatto", ha chiosato Polillo non escludendo anche la possibilità di nominare il Cavaliere senatore a vita.

L'intervista di Polillo alla Zanzara ha subito diviso la politica scatenando (inevitabilmente) l'ira e, forse, l'invidia degli antiberlusconiani doc - i dipietristi in primis. Il Pdl ha accolto la proposta positivamente. La deputata Michaela Biancofiore ha lodato il sottosegretario per aver detto finalmente "verità sacrosante senza partigianeria politica di sorta". "Il Quirinale è il naturale approdo per un uomo che è stato tre volte presidente del Consiglio per volontà popolare", ha sottolineato la Biancofiore ringraziando Polillo per il riconoscimento umano e politico "aprendogli la strada per le più alte cariche istituzionali".

All'Italia dei Valori non sono proprio andate giù le parole di Polillo. Anzi, come ai vecchi tempi, si sono messi subito a "sbraitare" contro il governo tecnico. Il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi ha addiruttura parlato di "incredibili dichiarazioni" che "sviliscono lo spessore di Monti e gettano discredito" sul tutto il governo".

Addirittura il dipietrista arriva a ipotizzare una richiesta di dimissioni di Polillo dal dicastero di via XX Settembre.

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