Il sottosegretario: «Sono sereno, ho sbagliato a fidarmi»

«Forse ho avuto eccessiva fiducia nei confronti di alcune persone, ma io purtroppo sono portato a fidarmi degli altri». Guido Bertolaso, il capo della Protezione civile, è sereno nonostante la bufera che lo ha investito. «Credo che la stima reciproca, la fiducia e il rispetto anche dei valori e delle responsabilità debba riguardare tutti i cittadini e i funzionari dello Stato. Se qualcosa ho mancato, me ne faccio una colpa e un rammarico, ma non per questo devo esser messo alla berlina». «Sono sereno, ho la coscienza a posto, ma avvilito, anche per il mio paese perché l’indagato Bertolaso non può avere accesso ai documenti e alle intercettazioni» ma i giornali sì. E «a leggere sui giornali la parte delle intercettazioni che dipingono il Bertolaso, o qualcun altro come un personaggio senza scrupoli senza andare a leggere quelle intercettazioni sulle quali invece emerge il Bertolaso che sembra rappresentare per tutti gli interessati una preoccupazione perché era rigoroso sui controlli, mi sembra che ci sia la voglia di una informazione parziale». La voglia, spiega, «di trovare sempre qualcuno come responsabile, a maggior ragione se poi è visibile, popolare e può dare fastidio». «Credo che tutti gli italiani sappiano che io non dispongo di alcun potere. Se il potere è quello di stare in mezzo al fango, alla lava, alla sofferenza, agli incendi, laddove la gente soffre, io sono potentissimo. Il resto del potere io non lo vedo». «Il potere - chiede Bertolaso - significa ricevere un incarico per fare degli interventi? Io faccio, ma non per interesse personale. Lo faccio quando, in un Paese purtroppo un po’ arrugginito per quello che riguarda le procedure e le cose concrete da fare, serve la Protezione civile per superare quegli ostacoli di natura burocratica che fino ad oggi hanno impedito la realizzazione di infrastrutture importanti». «Voglio chiarire al più presto la mia posizione - ha proseguito Bertolaso -, speravo di farlo anche nei prossimi giorni, purtroppo mi sembra di capire che ci sono tutta una serie di problemi di competenze, tra Firenze, Perugia e Roma, che debbono ancora essere definite e ho il grande timore che ci sia uno slittamento dei tempi, e questo sarebbe davvero molto complicato e difficile. Ho l’esigenza principale in questo momento di chiarire e spiegare un equivoco che mi pare sia di fronte agli occhi di tutti».
Intanto anche Regina Profeta, ex soubrette tv e ora responsabile degli eventi al Salaria Sport Village, scagiona Bertolaso: «È vittima di una montatura - spiega -.

Le mie frasi sono state fraintese, procuro solo modelle professioniste brasiliane e cubane per gli eventi del venerdì. Non ho mai visto prostitute, né cose strane: solo feste, anche “megagalattiche”, di certo non “ripassatine”».

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