«Sottovalutato l’sos sulla criminalità»

«Dalla relazione inviata al Parlamento nazionale dal procuratore antimafia De Fichy emergono dati allarmanti, riguardo la criminalità organizzata a Roma e nel Lazio, che non vanno sottovalutati da parte delle istituzioni locali a partire dalla Regione. I dati sulla droga indicano Roma come la città con il tasso più elevato di spaccio, come i dati sull’usura sono preoccupanti per la nostra Regione». Lo dice in una nota Donato Robilotta, capogruppo alla Regione Lazio dei Socialisti Riformisti della Rosa nel Pugno. «Ciò che preoccupa maggiormente - continua Robilotta - sono poi i dati sulla criminalità organizzata, che dal litorale pontino pare abbia messo radici ad Ostia e in alcuni municipi di Roma come l’VIII. Le istituzioni locali e la Regione, cui competono le funzioni sulla sicurezza integrata locale, non possono far finta di niente né chiedere che si muova solo lo Stato con le forze dell’ordine, perché debbono fare la loro parte.

Per questo ho inviato una lettera alla Presidente della commissione regionale per la sicurezza e lotta alla criminalità, chiedendole di acquisire intanto agli atti la relazione al Parlamento del Procuratore De Fichy e poi di chiamare in audizione, riservata e a porte chiuse, lo stesso procuratore, per capire la portata dell’insediamento a Roma della criminalità organizzata e degli interventi che la Regione può fare. Sarà quella l’occasione di capire dove sono andati a finire i finanziamenti previsti dalla legge regionale sulla sicurezza integrata e con quali criteri sono stati distribuiti».

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