SOVRAFFOLLAMENTO

Secondo i dati aggiornati al novembre 2011 il numero dei detenuti ospitati nelle carceri italiane è pari a 68mila persone. I posti, però, sono soltanto 45mila. Una condizione di grave sovraffollamento che interessa la maggior parte dei 206 istituti penitenziari italiani. Dall’inizio del 2011 i suicidi nelle carceri italiane sono stati 64, contro i 66 del 2010 e i 72 del 2009. Nel nostro Paese i detenuti si tolgono la vita con una frequenza 19 volte maggiore rispetto alle persone libere e spesso lo fanno negli istituti dove le condizioni di vita sono peggiori, quindi in strutture particolarmente fatiscenti, dove le cosiddette attività trattamentali sono scarse e dove pure è scarsa la presenza del volontariato. E in Italia il suicidio rappresenta un terzo delle cause di morte dei detenuti.

È vero che molti reclusi che si sono tolti la vita erano affetti da malattie invalidanti, ma un recente dossier pubblicato sul sito ristretti.it suggerisce che il principale fattore di rischio suicidio, a parte il degrado provocato dal sovraffollamento, sia la detenzione in un determinato reparto più che la gravità della patologia.

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