«Spaccio e prostituzione Ora la città è più protetta»

Il vicesindaco indica le 10 aree d’azione delle pattuglie interforze: dalle periferie al Duomo

Sono passati dieci mesi dalla firma del «Patto per Milano sicura» con il Viminale (era il 18 maggio 2007), meno di quattro da quando il Comune e la Provincia hanno contribuito al fondo della Prefettura rispettivamente con due milioni di euro più uno da investire in sicurezza. Adesso si raccolgono i frutti degli accordi e soprattutto della maggiore presenza di agenti sul territorio. Tanto da far dichiarare al vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Riccardo De Corato, che «oggi la città è più protetta, anche per merito delle pattuglie composte da polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale, ogni giorno in azione nelle aree sensibili».
Dieci gli ambiti dove si concentra l’operato delle squadre interforze, priorità che cambiano a seconda delle emergenze e delle disposizioni dettate dal tavolo settimanale con prefetto, questore e vertici delle forze dell’ordine. Il primo esempio è il complesso dell’Ortomercato, oggetto di ripetuti controlli di contrasto al lavoro nero e allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina, che ha visto anche l’intervento di 95 uomini ed elicotteri su un’area di circa 400mila metri quadrati. «Ma è stato qualcosa di straordinario, dopo vent’anni in cui la situazione era andata aggravandosi. Conta l’opera quotidiana degli agenti di polizia locale e di quelli messi a disposizione dallo Stato - aggiunge il vicesindaco -. A cominciare da piazza del Duomo, corso Vittorio Emanuele e piazza San Babila. Qui l’attenzione non cala mai, l’impegno per il controllo e la prevenzione dei reati è costante, anche e specie di notte, grazie a un nucleo di impiego immediato composto da 10 uomini». L’elenco delle vie da sottrarre all’influenza della criminalità comprende sia le periferie (come Baggio o la Comasina, assediati dalle occupazioni abusive e dalle rapine, oppure viale Monza e Quinto Romano, «basi» dello spaccio), sia i luoghi della movida milanese (Brera in primis, nei giorni feriali pattugliata dai vigili e nel week end da polizia, carabinieri e Gdf contro ambulanti abusivi e degrado). Capitolo prostituzione: continuano le ronde notturne per arginare il fenomeno tramite le multe ai clienti - «in attesa di una legge che ci consenta di punire chi esercita; oggi, invece, corriamo il rischio di essere addirittura denunciati dai viados» dice De Corato - sui marciapiedi di Niguarda, piazza Trento, viale Abruzzi, nei palazzi di via Sammartini e attorno ai cimiteri Monumentale e di Bruzzano. Occhi puntati pure sui parcheggi di Cascina Gobba e San Donato, teatro di mercatini spesso al centro della cronaca per «giri» poco limpidi. Infine sono previsti altri tre servizi interforze sulle cosiddette «linee della paura» Atm; questa settimana ghisa e forze dell’ordine saranno a bordo del tram 3 e dei bus 54, 57, 61 e 94.


Oltre agli agenti in carne e ossa, in campo ci sono le 900 telecamere collegate 24 ore su 24 alla «control room» della polizia municipale assieme alle 140 colonnine sos sparse in città. A disposizione dei cittadini un numero di pronto intervento (02.88456893) a cui segnalare le emergenze.

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