Economia

Spagna-Italia: un asse tutto politico

Energia contro telefoni: uno scambio, per ora con qualche limitazione, che dovrebbe portare alla nascita di grandi gruppi

Milano - Doveva essere uno scambio: Enel si prendeva Endesa mentre ad Abertis toccava Autostrade. È andata in maniera diversa: gli spagnoli avranno Telecom. Quando Enel, neppure tante settimane fa, trovò l’accordo con la spagnola Acciona con la benedizione del governo di Madrid per sbarrare la strada all’Opa dei tedeschi di E.On su Endesa, era chiaro che tra Prodi e Zapatero era stato raggiunta un’intesa che non poteva essere esplicita (la Commissione Ue non avrebbe gradito l’intrusione degli esecutivi in una vicenda che riguardava affari di società private), ma che era comunque un patto «serio». Due Paesi con società di media dimensione nei rispettivi ambiti puntavano a un’alleanza che portasse a un rafforzamento che ne facesse dei campioni europei. Detto fatto: Enel con l’acquisizione di Endesa diventerà uno dei tre «big» europei, assieme a Edf ed E.On. Telefonica, da parte sua, acquisisce una società sostanzialmente sana, che la mette in grado di confrontarsi con gruppi importanti come France Télécom e Deutsche Telekom, ma ambedue in difficoltà. Nasce un’«alleanza mediterranea», grazie a queste due società che diventano italo-spagnole. Di più: Enel, grazie a Endesa, si espande in America latina. Telefonica, grazie a Telecom, si rafforza nella stessa area.
E c’è un altro aspetto da non dimenticare: Enel è sbarcata a Madrid trovando un alleato locale, Acciona, che fornisce garanzie di «ibericità». Domani la società madrilena potrà uscire dall’azionariato, cedendo la sua quota a Enel, ma intanto tranquillizza le frange più tradizionali del mondo economico spagnolo. E Corrado Passera, ad di Intesa Sanpaolo, non si è forse dato da fare per una soluzione che sembra la fotocopia di quella spagnola? La stessa Intesa, ma anche Mediobanca e Generali, non sembrano avere una grossa tradizione nella telefonia, come Acciona non ne ha molta nell’energia, eolico a parte. Madrid avrà diritto di veto sulle decisioni del cda Endesa, gli italiani comandano ancora in Telecom. Per ora. L’importante è che stanno nascendo finalmente dei gruppi europei, realmente transnazionali. Telefonica prevede sinergie per due miliardi dal suo ingresso in Telecom, Enel con Endesa mette le mani sul nucleare a tecnologia americana dopo aver acquisito la tecnologia russa con Slovenske.
Resta il punto interrogativo di Autostrade, ormai in litigio stabile con il ministro Antonio Di Pietro.

E c’è un problema di rete sia in Telecom, sia in Autostrade: questione delicata ma non insuperabile, come sembra dimostrare la soluzione che si starebbe avvicinando per la telefonia.

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