Più di mezza partita in superiorità numerica non è bastata ai giallorossi per avere la meglio della Fiorentina. Ma lo 0-0 (il primo del campionato per Spalletti) del Franchi non è un risultato disprezzabile contro una squadra che, senza la penalizzazione di 15 punti, sarebbe la terza in classifica. Certo, Luciano Spalletti nel dopo-gara ha comunque avuto a che ridire, ma da un perfezionista come lui non cera da attendersi altro: «Sono stati bravi quelli della Fiorentina». Giudizio sintetico e rivelatore, anche se poi il tecnico di Certaldo ha corretto il tiro: «Noi nella ripresa non siamo stati bravi nel prendere le decisioni in velocità. Ma giocando con la palla lenta, anche se sei in superiorità numerica, diventa tutto più difficile». Insomma, alla resa dei conti, la divisione della posta sul campo di una squadra che nelle ultime trentasei occasioni casalinghe era sempre andata almeno una volta a bersaglio, ci può stare: «Del resto - ha poi proseguito mister Spalletti - se lazione comincia lenta, gli altri riescono a sopperire in quel settore e noi siamo stati penalizzati dal nostro comportamento». LInter sempre più lontana non sembra interessare più di tanto Spalletti: «Mi sembra che i punti di vantaggio dellInter siano giusti in funzione del gran campionato che sta facendo la squadra nerazzurra, ma come discorso generale non posso dire niente sul comportamento della mia squadra». Poi, sull'espulsione di Dainelli, lo stesso Spalletti ha affermato: «Il suo è stato un intervento normale, anche se è andato su Francesco per fare fallo intenzionale: mi è sembrata unespulsione giusta e Paparesta ha diretto bene». Infine sul nervosismo dopo il triplice fischio finale: «Sono andato a prendere Mexes a fine partita perché era stato stuzzicato dagli altri e aveva reagito. Comunque poi i giocatori si sono chiariti fra loro».
Il ritorno della squadra da Firenze è stato tormentato.
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