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Sparatoria all’ufficio postale. Muore bandito, grave passante

Tragedia nel Cagliaritano: dopo aver sequestrato tre clienti, i rapinatori hanno ridotto in fin di vita l’autista di un furgone per rubargli il mezzo e tentare la fuga

Sparatoria all’ufficio postale. Muore bandito, grave passante
Pula (Cagliari) - Doveva essere una «normale» rapina alle Poste. Invece il colpo tentato ieri mattina a Pula, cittadina turistica a 30 chilometri da Cagliari, si è trasformato in una sparatoria tra banditi e carabinieri: un malvivente è morto, un passante e un militare sono rimasti feriti, un altro del commando si è nascosto in una villetta vicina prendendo tre persone come ostaggio.

Soltanto dopo alcune ore di trattativa con le forze dell'ordine il rapinatore si è consegnato lasciando liberi i prigionieri. Tutti gli altri banditi erano stati già catturati poco dopo la rapina. Recuperato anche il bottino, contenuto in un borsone caduto ai malviventi durante la fuga.

Tutto è cominciato intorno alle 8.30 poco dopo l'apertura delle Poste centrali di Pula. All'interno c'erano alcuni clienti che stavano effettuando operazioni di cassa. A un certo punto ha fatto irruzione un commando composto da quattro persone (tutte del Nuorese e pregiudicati), armate con fucili a pompa, pistole e pure una bomba a mano. Non c'è voluto molto per convincere i dipendenti postali a consegnare i soldi. Tutta l'operazione è durata pochi secondi.

I banditi, dopo aver guadagnato l'uscita, si sono però trovati davanti una gazzella dei carabinieri. Circondati dai militari, hanno tentato una disperata fuga e si sono imbattuti in un furgone che passava nelle vicinanze.

Il conducente, Pietro Paolo Locci di 42 anni, minacciato da uno dei malviventi, ha rifiutato di scendere dal mezzo ed è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa. Subito soccorso, è stato ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Brotzu di Cagliari, dove lotta tra la vita e la morte.

Nel frattempo i carabinieri hanno ingaggiato un serrato conflitto a fuoco e a cadere per primo è stato uno dei rapinatori, Salvatore Brau, di 30 anni originario di Orotelli (Nuoro).

L'uomo è crollato esanime a pochi passi dall'ufficio postale. Tra i feriti anche un altro passante, un carabiniere e uno dei tre banditi arrestati, Giuseppe Cadinu di 29 anni, raggiunto a un ginocchio.
Il militare è stato centrato alla mano sinistra, dopo essere riuscito a schivare un colpo d'arma da fuoco. Un altro ancora, Raffaele Nonne anche lui del Nuorese, è finito in manette subito.

A questo punto, erano da poco passate le 10 del mattino, il terrore si è trasferito dalle Poste a una vicina villetta, dove al momento si trovavano tre persone. L'unico malvivente sfuggito alla cattura, il 24enne Antonio Congiu, ha visto una finestra secondaria della casa aperta ed è saltato dentro. Con il fucile spianato ha minacciato un'anziana donna di 76 anni e i suoi due figli di 48 e 40 anni. È iniziata una lunga trattativa tra il bandito e le forze dell'ordine.

Sul posto sono arrivati anche i magistrati, Mauro Mura, Giancarlo Moi e il procuratore generale della Repubblica di Cagliari, Ettore Angioni. Quest'ultimo ha subito cercato il dialogo con il rapinatore, che dopo un iniziale momento di panico, ha fatto sapere che avrebbe rilasciato gli ostaggi solo se fosse stato trattato bene.

Così è stato: la quarantenne è stata liberata poco dopo, l’uomo e la madre in tarda mattinata.

Quando il bandito si è consegnato, ad accoglierlo, oltre alle manette dei carabinieri, gli insulti della folla sistemata fuori dalla casa per seguire la puntata del reality poliziesco più reale dell'anno.

Prima di arrendersi, Giuseppe Cadinu ha voluto abbracciare e baciare la donna di 76 anni che aveva tenuto in ostaggio. Il bandito, che aveva ancora addosso un giubbotto antiproiettile in grado di respingere i colpi di un Kalashnikov, è stato ricambiato da Elvira Piras.
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