A spasso con Bergonzoni nel labirinto delle parole

«Spero di trasmettere il bello del difficile»

Dentro il dire, il pensare, il contesto. Arriva a Milano l'ultima fatica dell'«equilibrista della parola» Alessandro Bergonzoni: Nel, un'ora e mezzo di monologo, in scena al Teatro CiakWebank-Fabbrica del Vapore dall'8 al 20 aprile, per esplorare il «dentresco» del mondo che ci circonda. «Perché - spiega l'attore - non mi interessa tanto giocare coi calembour, ma far emergere la parola come collegamento, movente, alibi del pensiero». Lo spettacolo, regia a due mani di Bergonzoni e Riccardo Rodolfi, mette al centro la «scrittura creatrice», un modo diverso di abbinare parole e realtà attraverso l'immaginifico sistema Afai, Abbinamenti fantastici apparentemente incredibili per risolvere i problemi. «Non lavoro sull’attualità - spiega il comico bolognese -. Oggi tutti sembrano “malati di cronaca”, ma io preferisco portare lo spettatore altrove». Il suo è un lavoro sul contrasto tra impossibile e incredibile, per combattere «i creduloni increduli» e trasformare arte e comicità da semplice passatempo in qualcosa che cura. «Ma non voglio che chi esce dallo spettacolo si senta rassicurato: spero di trasmettere la bellezza della complessità». Da sempre Bergonzoni percorre una personale strada. «Non inseguo la popolarità. Non mi interessa un programma tv, anche se so che 12 puntate mi farebbero guadagnare quanto 70 recite».

Bergonzoni, da tre anni, si è lasciato affascinare dalla pittura: dal 3 al 7 aprile alcune sue opere saranno esposte al MiArt.
Nel
Teatro Ciak-Webank.it - Fabbrica del Vapore
Dall'8 al 20 aprile
Info: 02.76110093

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