Unascesa costante, che nel giro di cinque anni ha visto raddoppiare il numero dei milanesi finiti sotto ascolto: sono i dati, resi noti dal ministero della Giustizia, sullandamento delle intercettazioni telefoniche disposte dalla magistratura del capoluogo lombardo. Nellultimo anno i cui dati sono compresi nella statistica, il 2007, i «bersagli» nei cui confronti è stata disposta lintercettazione delle conversazioni a Milano erano poco meno di 14mila. Per finanziare questa robusta campagna di ascolto, nel corso dei cinque anni sotto esame la magistratura milanese ha speso oltre trenta milioni allanno, per un totale di circa 170 milioni di euro.
Ma chi sono, i milanesi finiti sotto ascolto? Non esistono statistiche separate per tipologie di reato. Ma la Procura ha sempre sostenuto che la stragrande maggioranza delle richieste di intercettazione (e delle relative autorizzazioni, emesse dallufficio dei giudici preliminari) riguardano le indagini per fatti di droga e di criminalità organizzata.
Si tratta di inchieste che spesso coinvolgono decine e decine di indagati, ognuno dei quali a volte utilizza diverse schede telefoniche.
Minimali, ma comunque presenti, sono i dati sulle intercettazioni compiute anche dalla Procura dei minorenni di Milano nei processi che vedono indagati under 18.
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