Spesi oltre quattro miliardi di dollari

Candidati, partiti e gruppi d’interesse arriveranno a spendere oltre 4 miliardi di dollari. Donazioni al top per i repubblicani. I gruppi d’interesse conservatori hanno speso in pubblicità il doppio rispetto a quelli liberal

Spesi oltre quattro miliardi di dollari

Washington - Quelle del 2 Novembre saranno ricordate come le elezioni-referendum su Obama. Ma anche come le più costose di tutti i tempi. Secondo una stima del Washington Post, candidati, partiti e gruppi d’interesse potrebbero arrivare a spendere oltre 4 miliardi di dollari. Il Center for Responsive Politics, gruppo di ricerca indipendente, ha stimato che gli esborsi per queste elezioni hanno già superato quelli della campagna elettorale del 2000, quando George W. Bush fu eletto presidente degli Stati Uniti.

La spesa complessiva Il Cpr fa notare come finora i candidati abbiano raccolto 1,7 miliardi di dollari, i partiti politici abbiano contribuito con 1,1 miliardi, e i gruppi di interesse abbiano investito almeno 400 milioni di dollari. Un totale di 3,2 miliardi, senza contare le spese per il rush finale. Il Crp prevede che entro il 2 novembre verranno spesi almeno 3,7 miliardi di dollari con buone possibilità che a fine campagna elettorale venga sforato il tetto dei 4 miliardi.

Donazioni: al top i repubblicani Secondo il Cpr, in questa campagna elettorale le donazioni hanno favorito il partito Repubblicano.

Anche se i due schieramenti - tra raccolta fondi dei candidati e contributi dei partiti politici - hanno entrambi raccolto 1,4 miliardi di dollari, i gruppi d’interesse conservatori hanno speso in pubblicità il doppio rispetto a quelli liberal.

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