Cultura e Spettacoli

Addio a David Warner. Da Titanic a Twin Peaks, un vero maestro del brivido

È scomparso all'età di 80 anni l'attore inglese David Warner. Nella lunga carriera è comparso in decine di film, spettacoli teatrali e tv di grande successo. Fu diretto anche da Carlo Vanzina

Addio a David Warner. Da Titanic a Twin Peaks, un vero maestro del brivido

Il mondo dello spettacolo mondiale piange la scomparsa di David Warner, uno dei volti più celebri del cinema mondiale. L'attore britannico è morto domenica a 80 anni nella casa di cura Denville Hall, per le complicanze di un tumore. Ad annunciarlo oggi la sua famiglia alla Bbc. “Negli ultimi 18 mesi ha affrontato la diagnosi con la grazia e la dignità che lo contraddistinguono… Mancherà moltissimo a noi, alla sua famiglia e ai suoi amici, e sarà ricordato come un uomo, un partner e un padre dal cuore gentile, generoso e compassionevole, la cui eredità di lavoro straordinario ha toccato la vita di molti nel corso degli anni. Abbiamo il cuore spezzato“. Si legge nel commovente comunicato.

Nato a Manchester, in Inghilterra, nel luglio 1941, Warner aveva studiato alla prestigiosa Academy of Dramatic Art. Il primo ruolo acccanto all'attrice Vanessa Redgrave nel film del 1966 Morgan matto da legare diretto da Karel Reisz, per il quale ricevette una nomination ai Bafta. Nel 1981 Warner, la cui carriera ha spaziato tra cinema, teatro e televisione, vinse un Emmy come attore non protagonista per la sua interpretazione di un senatore romano nella miniserie della ABC Masada.

Ma non soltanto, venne considerato come il miglior Amleto della sua generazione, per poi passare al cinema come attore caratterista, specializzandosi in personaggi arguti e a volte perversi interpretati con un'immedesimazione che trasportava il pubblico sempre al centro della scena. Dallo scellerato prete nel western psicologico La ballata di Cable Hogue (1970) di Sam Peckinpah (1970), all’abietto lord di Colpo da 500 milioni alla National Bank (1970. E ancora il pervertito sessuale in Cane di paglia (1971), o il figlio illegittimo di John Gielgud in Providence (1977), fino a Jack lo squartatore nel film L’uomo venuto dall’impossibile (1979). Mirabile anche la sua partecipazione all’horror Il presagio (The Omen) (1976), a fianco di Gregory Peck e il fantascientifico Tron (1982).

Nel 1987 si trasferì ad Hollywood dove rimase a vivere per 15 anni. Durante quel periodo intensificò la sua cariera recitando nei ruoli più svariati. Da Doctor Who, Twin Peaks, La leggenda degli uomini straordinari e anche nella serie Star Trek dove interpretò tre diversi personaggi. Nel 1993 lavorò anche con il regista italiano Carlo Vanzina nella commedia Piccolo grande amore con Raoul Bova e Barbara Snellenburg, mentre nel 1997 James Cameron lo scelse come per interpretare il maggiordomo Spicer Lovejoy, nell'iconico film Titanic.

Le sue ultime apparizioni, prima della malattia, risalgono al 2018 con un ruolo nel film Il ritorno di Mary Poppins e in un episodio della serie L’alienista su Netflix.

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